[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – L’accordo è stato raggiunto. La Marcegaglia Buildtech da settembre lascerà Sesto per trasferire lo stabilimento, dove si realizzavano lamiere e pannelli in acciaio per l’edilizia, a Pozzolo Formigaro, in provincia di Alessandria.
Dei 169 lavoratori, i 23 impiegati saranno spostati nella sede di Milano, mentre i 146 operai avranno la possibilità di scegliere. Entro il 18 luglio devono decidere se accettare di mantenere il lavoro, e percorrere 120 km all’andata e 120 al ritorno, a fronte di un bonus di 150 euro per chi usa la navetta dell’azienda o di 250 euro per chi arriva con mezzi propri. Oppure preferire l’esodo incentivato, con un buono uscita di 30mila euro lordi. Inoltre la Buildtech attiverà la cassa integrazione straordinaria a zero ore per crisi e cessazione e, parallelamente, porterà avanti la procedura di mobilità volontaria. Due anni di cassa integrazione e poi, ai lavoratori che non aderiranno al trasferimento o al licenziamento volontario con incentivo, verrà offerta la possibilità di ricollocarsi negli altri stabilimenti del Gruppo: a Milano, Lecco, Bergamo o Pozzolo.
L’accordo, che giunge dopo mesi di trattativa e di tensione, riprende l’ipotesi di intesa emersa il 5 giugno scorso in Regione Lombardia e successivamente approvata dal 95% dei lavoratori con un referendum. Tuttavia non è stato sottoscritto da tutti i sindacati. Lunedì mattina l’azienda ha siglato l’accordo con Fim Cisl e Uilm Uil, mentre la Fiom Cisl, che ha tenuto un presidio di due ore fuori dai cancelli dello stabilimento di viale Sarca, ha deciso di non firmare un documento che, secondo, loro “non salvaguarda i posti di lavoro e maschera i licenziamenti”. Di parere opposto i portavoce di Fim Cisl, secondo i quali questo è l’accordo migliore che si potesse raggiungere.