Ven. 19 Apr. 2024
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Il Comune chiude il grande mercato dell’Est Europa

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Una canzone per bambini faceva così: “Alla fiera dell’Est, per due soldi, un topolino mio padre comprò”. La fiera dell’Est esisteva, anche se pochi lo sanno. Era a Cascina Gobba: non vedeva topolini, ma era il più grande mercato cittadino dell’Est Europa, affollato di prodotti arrivati dalla Romania, dalla Polonia, dall’Ucraina. Questo microcosmo brulicante di attività, come riporta il Corriere della Sera, è stato chiuso nel weekend dal Comune di Milano, che è intervenuto smantellando l’area.

Un duro colpo per i tanti immigrati in Italia per i quali quel mercato era un vero e proprio punto di riferimento: sia per i collegamenti con la patria di origine sia a livello molto pratico. Da qui partivano e arrivavano furgoni carichi di badanti in viaggio, pacchi viveri spediti alle famiglie, regali ai figli lontani. Nato nel 2005 come parcheggio per pullman e furgoni provenienti dai paesi dell’Est, si era trasformato in un luogo di incontro e di relazione, oltre che di affari.

Sulle bancarelle si poteva trovare merce di ogni tipo, tutta rigorosamente di provenienza dall’Est: c’era la birra romena Ursus o la Timisoreana, i salumi moldavi o i formaggi ucraini, arrivavano persino i pesci freschi appena pescati tenuti sotto ghiaccio. Ma negli ultimi due anni, era aumentata la vendita di merce abusiva. Solo nel 2013, riporta il Corriere, sono state denunciate 55 persone ed effettuati 45 sequestri penali, 66 amministrativi, 20 sequestri di tabacchi e 15 di alimenti mal conservati. Nonostante questi controlli, la situazione secondo il Comune era rimasta grave, da qui la chiusura.

Per molti residenti del Nordmilano e di Milano, per i quali il mercato era un punto di appoggio prezioso per cercare casa, lavoro, rifornirsi dei prodotti della loro tradizione e rimanere in contatto con la casa di origine, non sarà facile. E la città perde un luogo caratteristico, che però non è riuscito a mettere in equilibrio regole, sicurezza con il suo grande valore pratico, pittoresco e culturale.

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