[textmarker color=”E63631″]PADERNO DUGNANO[/textmarker] – Non si può ancora mettere la fatidica “pietra sopra” sul progetto dell’inceneritore a Paderno. La società Paderno Energia avrebbe infatti presentato ricorso al tribunale regionale, contro il parere negativo espresso anche dalla Regione lombardia.
Il campanello d’allarme suona forte e chiaro ma la mobilitazione di comitati e politica è altrettanto forte. “Non sarebbe il primo caso di una valutazione di impatto ambientale con esito negativo, completamente ribaltata dal Tar”, afferma Giovanni Giuranna, membro del comitato “No inceneritore”, dalle colonne de Il Giorno. “L’azienda ha intentato il ricorso anche per recuperare i soldi spesi, non mi stupisce – dichiara il primo cittadino padernese, Marco Alparone -. Ma sono convinto la vicenda sia chiusa: non verranno concessi i permessi, anche nel nostro Pgt lo si esclude categoricamente”.
In quel di Paderno, tra l’altro, è già operativo un impianto, a Incirano, che “smaltisce sostanze chimiche e farmaceutiche, va avanti a proroghe e andrebbe certamente spostato – conclude Alparone -. Su questo dovremmo concentrarci”.
