[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – E’ stata battezzata “Transitus” l’operazione della polizia di Stato che ha permesso di eseguire 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di stranieri accusati di essere dei veri e propri “scafisti di terra”, cioè di organizzare la tratta di migranti in arrivo dal Sud Italia da Milano verso il Nord Europa.
Ve ne parliamo anche qui perché questa storia tocca in qualche modo anche il territorio del Nordmilano. I criminali, accusati di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, compivano anche 20 viaggi in un mese. Le indagini erano partite nel 2014: i poliziotti del commissariato di Monza avevano raccolto la testimonianza di un cittadino egiziano che era stato avvicinato dal gruppo per essere arruolato come autista. Le stesse indagini si sono chiuse nei giorni scorsi con gli arresti.
Come si legge sul Corriere, “il capo dell’organizzazione era un cittadino egiziano 37enne che, con un complice in Sicilia, era in contatto direttamente con gli scafisti in partenza dalle coste africane. Una volta avvertito che i profughi erano in partenza per l’Italia, attivava immediatamente il gruppo. Inviava i ‘procacciatori’ alla Stazione Centrale di Milano, dove all’epoca era allestito un punto di accoglienza per i profughi nei mezzanini della stazione, con il compito di contrattare con loro il ‘trasporto’ verso il Nord Europa”. I poliziotti hanno anche scoperto che il gruppo criminale aveva un appartamento al confine tra Monza e Sesto San Giovanni che veniva utilizzato come base di appoggio prima della partenza per il Nord Europa.
