Mar. 30 Apr. 2024
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Lavoro, a Sesto a rischio 70 posti in GE. La denuncia dei sindacati

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Nuovi posti di lavoro a rischio a Sesto San Giovanni. I tagli che la multinazionale General Electric sta conducendo livello internazionale (12mila posti di lavoro a rischio nel mondo, 5.500 in Europa) potrebbero costare altri 70 posti a Sesto San Giovanni, che già ha subito la chiusura del sito ex-Alstom Power.

È quanto emerso giovedì dall’assemblea dei delegati sindacali del gruppo Ge e controllate in Italia, tenutasi a Firenze, a cui hanno partecipato anche delegati delle aziende dell’indotto. L’iniziativa precede l’appuntamento del 7 maggio a Toronto, un’assemblea della rete mondiale dei sindacati del gruppo Ge. Secondo Nicola Alberta (Fim-Cisl) “potrebbero esserci dei riflessi sulle scelte industriali del gruppo riguardo alle varie divisioni presenti in Italia, quindi noi cerchiamo di muoverci in anticipo preventivamente e cerchiamo di rivendicare anche con questa iniziativa, anche collegandoci col sindacato europeo e mondiale, un dialogo sociale più forte e decisivo per affrontare i problemi”.

Il piano di Ge, per Gianni Venturi (Fiom-Cgil), “guarda fondamentalmente agli interessi degli azionisti e ha un respiro molto corto”, mentre serve “un piano industriale di lungo periodo che sia in grado di dare certezze ai lavoratori delle aziende italiane, e ovviamente anche di quelle che sono maggiormente colpite oggi, in particolare in Francia e in Gran Bretagna”.

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