Paderno Dugnano fa la conta dei danni dovuti al maltempo che si è abbattuto sul territorio nordmilanese nella notte tra il 21 e il 22 settembre, con piogge fortissime che hanno causato numerosi disagi e forti criticità dovuti in particolare all’esondazione del fiume Seveso che ha reso necessario un intervento immediato per evacuare alcune abitazioni nelle aree maggiormente colpite. Ingenti i danni che ha riportato il territorio comunale, tanto che il Comune ha dichiarato lo stato di calamità naturale.
A riportare i danni maggiori è stato il quartiere di Palazzolo Milanese, in particolare le zone di via Coti Zelati e dintorni, ma problemi si sono registrati anche in altre strade centrali, tra cui via Buozzi, via Italia, via Gramsci e via Rotondi. In diversi punti della città, la pressione dell’acqua ha sollevato i tombini rendendo necessario un intervento immediato e i principali sottopassi cittadini hanno presentato criticità che, tuttavia, sono state gestite e hanno comportato disagi più contenuti rispetto ad altre situazioni. Inoltre, alcuni plessi scolastici hanno avuto i piazzali d’ingresso e, in alcuni casi, anche i seminterrati allagati. Per gestire l’emergenza il Comune ha attivato il Centro Operativo Comunale (COC) per il coordinamento degli interventi e dei servizi di soccorso e assistenza alla popolazione, in affiancamento al Centro Coordinamento Soccorsi (CCS), il raccordo con Prefettura, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, AIPO, Città Metropolitana, Regione Lombardia e tutte le Amministrazioni Comunali interessate dall’evento.
L’esondazione del Seveso
Come detto, la situazione più grave si è verificata a Palazzolo, dove intorno alle ore 10 il torrente Seveso è esondato su via Lungo Seveso provocando, poco dopo, il crollo del muro di cinta al civico 22 di via Coti Zelati. Sul posto erano già presenti Polizia Locale, Protezione Civile, Carabinieri e Vigili del Fuoco. La forza della corrente ha reso inizialmente impossibile raggiungere le abitazioni di via Lungo Seveso. Contemporaneamente, si sono registrati allagamenti anche nella zona del Borghetto, dove nel primo pomeriggio è crollato il muro di un garage confinante con il Seveso, causando un ulteriore ingresso d’acqua. Di conseguenza, è stato necessario avviare le evacuazioni di tutti i residenti delle zone interessate.
Evacuazioni e accoglienza
Le evacuazioni hanno riguardato tutte le abitazioni interessate in via Lungo Seveso, due di via Coti Zelati e l’intera corte del Borghetto. Vista la necessità di collocare alcuni nuclei esondati che non avevano soluzioni autonome, si è chiesta la disponibilità all’accoglienza alla Parrocchia San Martino di Palazzolo che ha dato subito la disponibilità ad accogliere tre nuclei famigliari (otto persone) presso alcuni locali attrezzati dell’oratorio. L’operazione di gestione dell’accoglienza è stata gestita dal Comitato di Paderno Dugnano Croce Rossa Italiana che ha messo a disposizione i suoi volontari anche per tutta la notte, mentre il Centro Cottura Comunale ha provveduto ai pasti. A partire dalle prime ore del mattino di martedì 23 settembre, la Protezione Civile dei GOR Paderno con il corpo di Polizia Locale sono intervenuti per verificare la situazione e attivare gli interventi necessari per la riapertura delle strade e al rientro nelle abitazioni degli sfollati.
Viabilità e sicurezza
Via Coti Zelati e via Lungo Seveso sono rimaste chiuse al traffico fino al primo pomeriggio di martedì 23 settembre, quando la viabilità ha ripreso a funzionare normalmente. Come comunicato da ARPA, sono previste nei prossimi giorni ulteriori precipitazioni, quindi sia la COC che il CCS, fa sapere il Comune, rimarranno operativi.
Dichiarazione di calamità naturale
A causa dell’entità della situazione e dei danni conseguenti è stata dichiarata la calamità naturale. Tutte le procedure da seguire per la richiesta di risarcimenti da parte dei cittadini che hanno subito i danni saranno comunicate a breve dal Comune con aggiornamenti sul sito e sui social istituzionali: “L’Amministrazione Comunale ringrazia tutti coloro che hanno contribuito alla gestione delle situazioni critiche – si legge nella nota diramata dal Comune -, in particolare il GOR, il Comitato Croce Rossa, la Compagnia dei Carabinieri di Sesto San Giovanni, i Vigili del Fuoco, tutti gli agenti di Polizia Locale e la Parrocchia nella persona di Don Fabio”.













