“Preoccupazione e incredulità per la squalifica di quattro giornate comminata al proprio tesserato Alessandro Sala”. Si sfoga così la Pro Sesto nel comunicato con cui reagisce al provvedimento arbitrale nei confronti del suo giocatore espulso dopo essere stato sostituito durante la gara di serie D vinta 2-1 lo scorso week end contro il Club Milano.
“Con riferimento all’episodio di domenica – prosegue il comunicato – è stato presentato lunedì un esposto alla Procura Federale a firma del diretto interessato”. La Società ha inoltre annunciato ricorso contro la squalifica, che “non esita a definire incomprensibile e surreale, in quanto il calciatore in realtà sarebbe stato vittima di frasi gratuite e irriguardose da parte del direttore di gara, sulle quali la Pro Sesto esige le indagini del caso e la massima chiarezza“.
Secondo la società il giocatore avrebbe chiesto la sostituzione dopo essere stato pesantemente insultato con frasi difficili da riportare e solo successivamente al cambio Sala si sarebbe rivolto al direttore di gara, Caggiari, con una frase ingiuriosa. La risposta al ricorso da parte della Corte Sportiva d’appello arriverà la settimana prossima.
Lo sfogo social di Alessandro Sala
Il giocatore ha reagito via social su quanto accaduto pubblicando un post pubblicato su Instagram. Alessandro Sala ripercorre la battaglia vinta dalla madre per contrastare una malattia: “Penso che la vita ti regala emozioni e momenti importanti, ma ti mette anche a dura prova. Volevo solo far vedere il sorriso davanti alla malattia di una donna forte e determinata, di una donna che ha fatto sempre sacrifici nonostante tutto per vedere il sorriso dei suoi figli sempre sul viso. È capitato qualcosa di davvero brutto nell’ultima partita che ho giocato e penso che prima di augurare certe cose bisognerebbe pensare e capire la gravità di quello che si dice, soprattutto se si rappresenta chi il rispetto deve sempre tenerlo in campo e far rispettare regole. Ringrazio la vita che mi ha dato la possibilità di crescere con dei principi sani ed importanti, e ringrazio mia mamma che ha vinto quella partita sorridendo e non mollando mai. Sono scosso e turbato da quanto accaduto e spero questo su un campo da calcio non accada mai più, con la speranza che certe persone capiscano che certe cose non vanno mai dette né tanto meno pensate. Ho vissuto quello che tante persone e tanti bambini purtroppo vivono ogni giorno, e rivivere attraverso frasi pesanti queste cose fa tanto male, da sportivo ma soprattutto da essere umano. In uno sport dove si combatte ogni forma d’odio tutto questo non è accettabile”.