C’è poco da dire, la 34enne ragazza americana, nelle due uniche date italiane, “regala” a Milano uno show mai visto prima. De gustibus non disputandum est dicevano i latini, super criticata dai “boomer” che non sanno chi sia, dicono, ma allora perché criticarla a prescindere? Sarebbe meglio informarsi per comprendere il percorso che l’ha portata fino a qui.
Idolatrata dai 5 ai 45 anni in tutti gli angoli del pianeta, nel suo tour mondiale fa quello che non ha fatto mai nessuno prima. Oltre alle tre ore abbondanti di show, c’è lei, c’è la band, ci sono i ballerini e poi tutto quanto di più instagrammabile possibile, nella nuova era del visual. Canta, eccome se canta, suona, eccome se suona (chitarra e pianoforte) nella parte acustica del live show. Sbaglia, eccome se sbaglia, per la gioia di tutti i direttori artistici che nei grandi live ci regalano il “finto”, la pulizia della musica digital dei nostri tempi, perché ci dicono che siamo abituati così. Taylor Swift in-canta San Siro perché si emoziona ed emoziona, senza smorfie “nostrane” replicate come un copia incolla dalle cosiddette star di casa nostra. Viene fuori quel background attoriale (che non è finzione, se sei brava, ma verità), perché si racconta e ci racconta sempre una storia. Signore e Signori, le note sono sette e che importa se un giro di do può far la differenza, i maggiori successi sono stati costruiti su quattro accordi; in maggiore per regalare la felicità, in minore per raccontare tristezza. La Swift dispensa sorrisi per tutto lo show, con quattro accordi e il pubblico non é la sua spalla diventa il co-protagonista.
E che costumi!
Regala bellezza, canto, musica, colori, per buona pace di quelli che sono stati a Torino, una quarantina d’anni or sono, per il primo concerto live italiano di Madonna, lei è stata definita un’icona e una straordinaria pop star con un solo problema: live non prendeva una nota o quasi, eppure…
Quindi, bando alle critiche da “bar” diventate “social” nel nuovo millennio, questo mestiere Taylor Swift lo sa fare e meglio di tutte. Punto.
Non è solo musica, il “live show” di Taylor Swift, ma molto, molto di più!