Ven. 04 Ott. 2024
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Milano, festa in Duomo per i novelli sacerdoti e fra loro ci sono i “cinisellesi” don Patrick e don Davide

Con una solenne celebrazione in un Duomo gremito di fedeli, questa mattina l’Arcivescovo, mons. Mario Delpini, ha conferito per imposizione delle mani l’ordinazione presbiterale a 17 nuovi sacerdoti della Diocesi di Milano. Tra loro anche due giovani seminaristi che sono in servizio a Cinisello Balsamo, si tratta di don Patrick Pescialli, 26 anni, originario di Cornaredo (MI) proveniente dalla parrocchia San Pietro in San Pietro all’Olmo di Cornaredo e in servizio nella parrocchia San Giuseppe e don Davide Beretta, 28 anni, di Carnate (MB), proveniente dalla comunità pastorale Madonna del Carmine di Carnate e in servizio nella parrocchia Sacra Famiglia.

Con i novelli sacerdoti, a ricevere il sacramento, anche due Frati minori Cappuccini, un religioso appartenente alla Congregazione delle Scuole di carità – Istituto Cavanis e un sacerdote novello italiano della Diocesi peruviana di Huari, missionario dell’Operazione Mato Grosso. Tra i concelebranti erano presenti anche il Superiore dei Frati minori Cappuccini, fr. Angelo Borghino, e quello della delegazione Italia dell’Istituto Cavanis, p. Edmilson Mendes.

Facendo riferimento alle letture della Messa, e ricordando l’episodio della chiamata del giovane profeta Samuele da parte di Dio durante la notte, nell’omelia l’Arcivescovo ha sottolineato che «la notte del lungo sonno è visitata dal Signore che chiama. I nostri fratelli che sono ordinati preti in questa celebrazione sono quelli della notte di Samuele, quando la notte che spegne il giorno si è tramutata nell’attesa del giorno della missione».

Collegandosi alla pagina evangelica riferita all’ultimo discorso di Gesù ai suoi discepoli, mons. Delpini ha poi riflettuto sulla “notte del consegnarsi”, quella in cui «il consegnarsi di Gesù nei segni del pane e del vino convince che la vita merita di essere vissuta perché merita di essere donata».
L’Arcivescovo ha poi così concluso l’omelia: «Proprio in quella notte Gesù ha indicato la via per entrare nel mistero di tutto ciò che ha udito dal Padre suo e li ha chiamati amici. Così la notte dei malintesi è diventata la notte delle confidenze (…). I fratelli che sono oggi ordinati presbiteri sono uomini che si offrono alla Chiesa perché il frutto si moltiplichi e il frutto rimanga».

Prima della benedizione finale, oltre a esprimere il proprio ringraziamento (in particolare verso le famiglie dei nuovi preti, «che li hanno accompagnati in questi anni, non senza sacrificio e trepidazione»), mons. Delpini ha ulteriormente richiamato le letture della Messa, che alludevano tutte al tema della notte, «un’esperienza che tutti in qualche modo attraversiamo: ci aiuti il Signore Gesù a far sì che ogni notte contenga una promessa di mattino e un desiderio di vita per servire e amare il Signore e i fratelli».

Dopo la celebrazione, all’esterno del Duomo si è svolta l’attesa e tradizionale festa con familiari, amici, compagni di Seminario e fedeli delle parrocchie in cui i neo sacerdoti hanno svolto il loro servizio in questi anni.
Il 20 giugno, nella Cappella feriale del Duomo, alle 11.45, l’Arcivescovo comunicherà ai nuovi sacerdoti le parrocchie in cui svolgeranno il loro ministero.

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