Chi non ha mai sofferto di dolori e disturbi cronici? Rivolgersi a un osteopata non è sempre la strada più naturale anche perché questa professione non è ancora del tutto conosciuta. L’osteopatia è ormai riconosciuta come professione sanitaria ed è caratterizzata da un approccio esclusivamente manuale centrato sulla persona. Attraverso l’utilizzo di tecniche manuali, l’osteopata individua e interviene sulle disfunzioni somatiche migliorando la funzionalità e mobilità delle strutture corporee. L’osteopatia promuove la salute delle persone di ogni età e facilita la connaturata capacità dell’organismo di tendere alla salute, agendo quindi anche in ottica preventiva. A Cinisello Balsamo, nella centralissima via Garibaldi, riceve nel suo studio Elisabetta Tamagnini, una giovane osteopata dal solido background formativo: oltre al diploma conseguito presso l’Istituto Superiore di Osteopatia di Milano, Elisabetta ha ottenuto anche il titolo di Master of Science in Osteopathy conferito dalla Buckinghamshire New University in Inghilterra e sta frequentando un ulteriore corso specialistico in ambito neonatologico-pediatrico. La tesi, premiata al VII Congresso del Registro degli Osteopati d’Italia, aveva come titolo: “L’errore clinico: indagine qualitativa su esperienze, credenze e riflessioni di un gruppo di osteopati italiani”.
“L’osteopatia è utile in gravidanza e si prende cura anche dei neonati”
“Si può intervenire – racconta Elisabetta – in svariate situazioni, non solo in presenza di dolore (cervicalgia, cefalea, dismenorrea…). Suggerisco spesso alle donne in gravidanza, per esempio, di intraprendere un percorso con l’osteopata anche solo a scopo preventivo, per affrontare al meglio i cambiamenti posturali e corporei richiesti nel corso dei mesi e per prepararsi al parto nelle migliori condizioni. Allo stesso modo, il trattamento è utile nel post-parto, ad esempio per ridurre le aderenze causata dalle cicatrici da taglio cesareo. Anche i neonati e i bambini, poi, possono essere trattati, soprattutto in caso di plagiocefalia, coliche infantili e problematiche legate alla crescita e allo sviluppo motorio. Infine, anche gli sportivi possono ricorrere all’osteopatia per migliorare la propria performance e condizione fisica e raggiungere determinati obiettivi”.
Qual è il metodo di lavoro di un professionista del settore? La prima visita, così viene chiamato il primo incontro, mira a intercettare i bisogni e le autentiche problematiche che affliggono il paziente. “Alla base del mio operare c’è la convinzione che la persona debba essere considerata nella sua totalità: solo così si riescono a comprendere storia clinica ed esigenze di ogni singolo paziente. Dopo l’anamnesi, colloquio dove vengono raccolti alcuni dati, vengono svolti dei test utili a indirizzare il ragionamento clinico e, infine, ha inizio il trattamento.” Spesso può rivelarsi vantaggiosa la collaborazione con altre figure sanitarie e mediche (ginecologo, ortopedico, pediatra, fisioterapista, ostetrica…), ognuna delle quali, intervenendo nel suo specifico ambito, favorirà il raggiungimento della salute del paziente. Insomma, recarsi da un osteopata non è mai tempo sprecato fin dalla prima visita per avere maggiore consapevolezza di sé e per migliorare la propria qualità di vita.