Ven. 03 Mag. 2024
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Orzaiolo e Calazio: come prendersi cura della salute dei propri occhi

Orzaiolo e calazio sono disturbi comuni che colpiscono sia bambini che adulti. Entrambi i disturbi si manifestano con un rigonfiamento, un nodulo arrossato che causa dolore, per questo spesso si crea confusione tra questi due tipi di infiammazione.

Come regola generale, quando questi disturbi si presentano è consigliabile evitare di indossare trucco nella regione oculare. Inoltre, è necessario prestare particolare cura all’igiene delle lenti a contatto se si decide di continuare ad utilizzarle anche in presenza di orzaiolo e calazio.

Vediamo insieme nello specifico quali sono le differenze tra questi disturbi e come si possono curare.

Orzaiolo

L’orzaiolo è un’infiammazione delle ghiandole di Zeis. L’infiammazione può colpire sia la parte interna che esterna della palpebra, ma sempre in prossimità delle ciglia e del bordo della palpebra, dove si trovano queste ghiandole.

L’orzaiolo ha origine batterica, ciò vuol dire che si sviluppa dopo che l’occhio è entrato a contatto con il batterio responsabile dell’infezione, lo stafilococco. Nella maggior parte dei casi il contatto avviene a causa di una scarsa igiene delle mani.

Calazio

Il calazio è un’infiammazione che, a differenza dell’orzaiolo, non ha origine infettiva. Il calazio si presenta come una cisti, causata dall’occlusione delle ghiandole di Meibomi, ed è generalmente meno doloroso dell’orzaiolo.

Il calazio può essere indotto da stress, scarsa igiene oculare o da un’alimentazione non bilanciata, in particolare ricca di zuccheri e di grassi saturi.

Diagnosi e cura

Orzaiolo e calazio possono essere diagnosticati durante la visita oculistica da uno specialista oftamologo.

L’orzaiolo si risolve in genere spontaneamente nel giro di 1-2 settimane, prestando particolare attenzione all’igiene delle mani ed evitando il più possibile il contatto tra queste e gli occhi. Tuttavia, se l’infiammazione persiste è possibile optare per slaviette disinfettanti specifiche, colliri antibiotici, o pomate.

Anche il calazio tende a guarire spontaneamente, soprattutto se si tratta di un disturbo non cronico. Quando però questa infiammazione si ripete ragolarmente può essere necessario intervenire con unguenti a base di antibiotici e pomate cortisoniche per aiutare le ghiandole a espellere il secreto intrappolato. Nei casi più gravi sarà necessario intervenire con un piccolo intervento chirurgico per rimuovere il calazio.

In termini di prevenzione, oltre all’igiene oculare, il calazio può essere contrastato tramite un’adeguata alimentazione, povera di zuccheri e ricca di legumi, frutta, verdura e di alimenti contenenti Omega 3. Quando invece l’infiammazione è già presente, è possibile alleviare i sintomi tramite impacchi tiepidi a base di camomilla o di estratto di calendula, oppure con impacchi a base di olio d’oliva. Anche esporre l’occhio al vapore di acqua e bicarbonato di sodio può aiutare l’occhio ad rimuovere naturalmente l’occlusione delle ghiandole.

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