Mer. 01 Mag. 2024
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La morte di Roberto Perrone: sarcastico, brillante giornalista. Soprattutto buono

Penna raffinata, scriveva di sport e non solo. Ci lascia a 65 anni dopo una breve e fulminante malattia

Roberto Perrone è partito per un lungo viaggio. D’improvviso, senza avvisarci. A 65 anni uno dei giornalisti più brillanti e simpatici di questa terra si è congedato dalla vita terrena.

Perrone era nato a Rapallo nel 1957. Aveva iniziato la carriera con Avvenire per poi passare al Giornale. Lavorava in una redazione sportiva scoppiettante formata da numeri uno. Nel 1989 era entrato al Corriere della Sera. Ha lavorato nella redazione di via Solferino fino al 2015. E’ stato anche collaboratore del settimanale Tempi con una spassosa rubrica, Sport Uber alles.

Perrone ci ha incantato con le sue cronache infatuate (forse esagerate) sulla divina Pellegrini. Si è occupato di nuoto, tennis, calcio e anche di cucina. Era tifoso del Genova.

Nel corso della sua carriera aveva scritto anche alcuni romanzi. Zamora, quello d’esordio, era stato pubblicato nel 2003 e narrava vicende comico-grottesche del ragionier Walter Vismara. Poi La lunga, pubblicato nel 2007, che raccontava la storia di Giacinto Mortola, giornalista senza grandi ambizioni vicino alla pensione.

 

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