Cambio al vertice di AsiaNews, l’agenzia quotidiana di informazione promossa on line dai missionari del Pime sull’attualità di un continente ogni giorno più significativo per il futuro del mondo. Da oggi il cinisellese padre Mario Ghezzi, missionario del Pime di 54 anni, subentra come direttore responsabile al confratello padre Bernardo Cervellera, che dal 2003 ha diretto AsiaNews facendola crescere fino a far diventare la testata on line www.asianews.it un sito in quattro lingue (italiano, inglese, cinese e spagnolo) riconosciuto a livello internazionale come fonte autorevole su quanto accade in tanti Paesi di questo Continente. Come da lui stesso annunciato qualche giorno fa, padre Cervellera a 69 anni si prepara a ripartire quest’estate per la missione a Hong Kong.
Ad AsiaNews padre Mario Ghezzi – che dal 2018 è presidente della Fondazione Pime e guida il Centro missionario di via Monte Rosa 81 a Milano – sarà affiancato come coordinatore editoriale da Giorgio Bernardelli, giornalista dei media Pime con alle spalle anche una lunga esperienza all’interno della redazione del quotidiano Avvenire.
“La logica – fanno sapere in un nota dal Pime – è quella di un’integrazione più stretta tra l’agenzia AsiaNews e la rivista del Pime Mondo e Missione, integrando le professionalità giornalistiche delle due redazioni. Per questo la sede di AsiaNews si sposterà nelle prossime settimane da Roma a Milano, mantenendo però immutato il rapporto con tutti i corrispondenti dall’Asia e con gli altri collaboratori che dall’Italia hanno aiutato in questi anni padre Cervellera a rendere AsiaNews una voce conosciuta e stimata in tutto il mondo.
“Assumo questo incarico con un profilo inevitabilmente diverso rispetto a quello di padre Bernardo – commenta padre Mario Ghezzi in un editoriale pubblicato oggi sul sito di AsiaNews -. Non sono un giornalista, ma come lui sono un missionario del Pime, istituto che fin dalle sue origini – ormai più di 170 anni fa – ha l’Asia nel cuore e ambisce a far incontrare con il Vangelo i suoi popoli e le sue culture. Personalmente ho vissuto per quasi 20 anni questa sfida in Cambogia, nella periferia di una città come Phnom Penh, segnata da un passato doloroso ma anche da tante altre contraddizioni che attraversano il mondo di oggi. Proprio lì, partendo dai più piccoli, ho visto però che anche dove nessuno aveva mai sentito parlare di Gesù un semplice seme gettato”.