Sab. 07 Dic. 2024
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“Due figli, un lavoro e il sogno realizzato di una laurea. Grazie a McDonald’s”

Li chiamano ancora “studenti lavoratori”. Vita molto impegnativa per chi decide di intraprendere gli studi universitari e anche lavorare. Un doppio impegno che costa tantissimo in termini di rinunce, ma che può portare a tante soddisfazioni personali. E c’è anche qualche azienda che ha scelto di premiare questi “eroi”, spesso poco raccontati. In questo caso, invece, menzione e una gratificazione anche economica: Claudia Faverani, Xhulia Nixa, Ilaria Sala, Andrada Butar, Michelle Andrea, Ludovico Campo Francesco e Laura Pezzella si sono aggiudicati l’ambita borsa di studio del valore di 2mila euro, a supporto del loro percorso di formazione universitario. (Nella foto di apertura la consegna del premio a Andrada Butar e Michelle Andrea con Giacomo Bosia di Euroristoro, il sindaco di Cinisello Balsamo, Giacomo Ghilardi, il vicesindaco Giuseppe Berlino e l’assessore Riccardo Visentin).

Sono loro gli studenti e collaboratori dei ristoranti McDonald’s di Cinisello Balsamo e Sesto San Giovanni che sono stati premiati con l’edizione annuale ‘Archways to Opportunity’, creato per sostenere la crescita e la formazione professionale e personale dei dipendenti. 

Dal Nordmilano arrivano 7 dei 105 i ragazzi a cui è stato assegnato questo riconoscimento in tutta Italia, sulla base di criteri di merito che tengono in considerazione l’anno di iscrizione all’università, il numero di crediti ottenuti e la media voti.

Con il progetto Archways to Opportunity, McDonald’s si impegna a investire in Italia, nel triennio 2020-2022, 1,5 milioni di euro, assicurando ai dipendenti più meritevoli borse di studio assegnate sulla base di criteri di merito e anzianità lavorativa (almeno 12 mesi). A questo si aggiungono 1.200 corsi di lingua della durata di 6 mesi offerti ogni anno: corsi di italiano per stranieri oppure di lingua straniera per gli italiani.

Nel ristorante di viale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo, nella mattinata di sabato 13 febbraio sono state premiate a sorpresa Andrada Butar e Michelle Andrea, che hanno ricevuto dalle mani dell’amministratore delegato di Euroristoro Giacomo Bosia  – sopra nella foto – un assegno da 2mila euro ciascuna.

La storia di Andrada Butar è davvero particolare. L’abbiamo intervistata

Andrada Butar, 35 anni, è sposata e ha due figli, un maschietto di 9 anni e una piccola di 6. Abita a Cinisello Balsamo, vicino alla centralissima piazza Gramsci, ed è di origine romene. A marzo si laurea in Sociologia all’Università Bicocca con una tesi dedicata alla famiglia. In Mc Donald’s si occupa della cassa e del servizio McDrive che contempla la preparazione dei sacchetti per i clienti.

Quando ha iniziato a lavorare da McDonald’s?
Nel 2008 nel negozio di viale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo. Non mi sono mai mossa da questa sede. Sono molto comoda perché non abito lontano da qui.

Perché ha voluto iscriversi anche all’Università?
Credo che il mio sia un caso particolare. Mi sono sposata giovane a vent’anni e mi sono dedicata alla famiglia. Quando la nostra piccola ha compiuto tre anni io e mio marito ci siamo detti ‘o lo facciamo adesso o mai più’. Mio marito mi ha spronata a riprendere gli studi, ma non ho ripreso a studiare perché volevo cambiare lavoro: qui mi trovo bene. Lo studio era il mio sogno nel cassetto e mi sentivo di iniziare l’Università. Mio marito mi ha incoraggiato a farlo quando nostra figlia ha iniziato la scuola materna. ( Nella foto,  a partire da sinistra, Andrada Butar, Giacomo Bosia  e Michelle Andrea).

Perché proprio Sociologia?
Mi è stata consigliata. Sono sempre stata portata verso le Scienze Umanistiche. Ero incuriosita dalle materie e poi sono andata all’Open Day. Il corso di studio mi è piaciuto.

Come è stata aiutata dall’azienda a frequentare l’Università?
Ho avuto bisogno di tempo sia per studiare, sia per gestire la famiglia. Diciamo che da parte mia è stata una pazzia, ma ci sono riuscita e il merito non mi appartiene completamente Ai responsabili dell’azienda chiedevo tre giorni liberi per poter preparare nel migliore dei modi gli esami. A volte ho chiesto addirittura un permesso di una settimana per potermi concentrare sugli studi e mi è sempre stata data questa possibilità senza incontrare difficoltà. Senza questa disponibilità sul luogo del lavoro sarebbe stato impossibile per me studiare, superare gli esami e occuparmi anche della famiglia.

Il marito che cosa dice di questa esperienza?
Lui è molto orgoglioso ed è sempre stato il mio principale motivatore. Preparavo gli esami, ma non mi sono mai sentita pronta al 100 per cento. Lui mi diceva sempre: ‘Ma dai, provalo!’. E mi è andata bene. Tante volte si è occupato lui dei bambini. Faceva lui da mangiare, perché sapeva che era l’unico modo per consentirmi di studiare. Anche i miei genitori – soprattutto mio padre – sono molto orgogliosi del risultato che ho raggiunto. E tante volte hanno tenuto i nipoti. Senza di loro non ce l’avrei mai fatta. Sto finendo di preparare una tesi sulla famiglia perché credo sia un tema molto interessante da approfondire. Sono contenta di questo lavoro.

Come immagina adesso il suo futuro più prossimo?
Questo posto è per me come una seconda casa grazie alle persone che ho incontrato in questi anni. Sono sempre stata accolta e non ho mai visto il lavoro come un’attività gravosa, un “impegno”, piuttosto era anche un’opportunità per staccarmi un po’ dallo studio e dallo stress che talvolta comporta. Sono aperta anche ad altre esperienze, ma giusto per provare. In Mc Donald’s c’è la possibilità di crescere professionalmente. A me piace il lavoro che faccio ora, perché è molto dinamico e non so se mi andrebbe di “chiudermi” in un ufficio. (Sopra, Michelle Andrea).

 

 

 

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