Il conto alla rovescia per l’inizio della stagione 2020-2021 della Serie A con le prime sfide sui campo di calcio. E, come d’abitudine, i tifosi stanno già dibattendo su chi potrà trionfare. Gli appassionati di scommesse calcio sembrano optare per un duello che dovrebbe riguarda solamente Juventus e Inter, anche se non bisogna escludere a priori Lazio, Napoli e Atalanta, anche se la vera sorpresa della prossima stagione potrebbe essere il Milan.
La compagine rossonera, infatti, si è mossa molto bene sul mercato: oltre al colpo Tonali, ha portato a Milanello Brahim Diaz, Kalulu e Tatarusanu, con l’acquisto a titolo definitivo di Ante Rebic, in prestito nell’ottimo finale di stagione, oltre ovviamente alla tanto attesa conferma di Zlatan Ibrahimovic, che ha fatto tremare i tifosi del “Diavolo” fino all’ultimo, con una costante incertezza sul rinnovo che ha caratterizzato praticamente tutta l’estate.
Il pensiero di Ariedo Braida sulle due milanesi
Il Milan ha chiuso molto bene l’ultima stagione, con una serie di risultati che fa sperare bene per il futuro. Braida è convinto che questo finale di stagione in crescendo possa essere la base per costruire un Milan più forte, già a partire dal campionato che sta per iniziare. Deve essere la base per poter ambire a tornare a essere un Milan competitivo a tutti i livelli, in primis in ambito nazionale e poi in campo internazionale.
Non solo Milan, dal momento che Braida, in un’intervista rilasciata a L’insider, ha parlato anche dei cugini nerazzurri, esprimendo un parere nei confronti del tecnico Antonio Conte, che si è reso protagonista di una serie di comportamenti un po’ eccessivi nel corso dell’ultima stagione, in modo particolare nei confronti della dirigenza nerazzurra.
Il carattere di Conte è sopportabile o meno? Secondo Braida ha certamente qualche atteggiamento ogni tipo un po’ sopra le righe, ma se i pregi sono superiori ai difetti, queste cose si possono anche perdonare a quello che è un bravissimo allenatore. L’ex dirigente del Milan si è soffermato, in modo particolare, sulla mossa della società nerazzurra di accontentare Antonio Conte in merito alla lista di nuovi acquisti. La rinuncia al colpo Tonali, che è stato poi soffiato dai cugini rossoneri, che hanno trovato una rapida intesa con il Brescia, deve essere interpretata proprio come una chiara volontà dell’allenatore di cercare di vincere subito. Così si possono interpretare gli altri acquisti che sono stati fatti, come ad esempio Kolarov e l’arrivo probabilmente dell’ex juventino Arturo Vidal.
Il movimento in Italia? Sta crescendo tanto anche grazie alla Nazionale
È chiaro che i risultati ci danno torto, visto che sono diversi anni che una squadra italiana non vince una coppa europea, Braida è sicuro che saranno i giovani della nuova “colonia verde” della Nazionale di Roberto Mancini, possano fare la differenza nel corso dei prossimi anni e cambiare una volta per tutte questo trend negativo.
Il gap da superare c’è e Braida ovviamente si augura che il movimento italiano possa ripartire e puntare forte dalla Nazionale. Quello che non deve mai mancare, come ha ben sottolineato l’ex dirigente del Milan, è l’ottimismo, perché il calcio italiano è sempre stato uno dei più importanti a livello mondiale. L’obiettivo, infatti, è proprio quello che tutti questi nuovi ragazzi possano esprimere ancora una volta tutti quei valori che il mondo del calcio riconosce all’Italia a livello mondiale.