Ven. 29 Mar. 2024
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Sesto San Giovanni, referendum: in l.go Lamarmora le ragioni del NO

[textmarker color=”E63631″] SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Domenica 20 e lunedì 21 settembre 51 milioni e mezzo di italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi sul quesito del referendum confermativo relativo al taglio del numero dei parlamentari che così recita: “Approvate il testo delle Legge Costituzionale concernente “Modifiche degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?”.

Approfondire le ragioni della scelta del voto nella direzione di confermare o meno la riduzione del numero dei parlamentari è l’obiettivo delle iniziative sostenute dai diversi comitati. A Sesto San Giovanni saranno approfondite le ragioni del NO con l’intervento di Pierpaolo Pecchiari del Comitato milanese del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale. L’appuntamento è per martedì 8 settembre dalle ore 18 in largo Lamarmora: “Ci auguriamo che a questa nostra prima iniziativa possa seguire un confronto in città tra le ragioni del NO e quelle del Sì”, spiegano Pietro Comi e Giampaolo Pietra del Coordinamento Democrazia Costituzionale.

Rispondendo Sì si sostiene la riduzione del numero dei parlamentari – passando così dagli attuali 945 a 600 – rispondendo No ci si esprime invece per il mantenimento della situazione attuale. Trattandosi di referendum confermativo, non è necessario raggiungere il quorum di validità, come invece nel caso di referendum abrogativo, perciò l’esito sarà valido a prescindere dalla percentuale di partecipazione degli elettori.

Tagliare il 36,5% del Parlamento, come prevede la “riforma Fraccaro”, significa modificare in modo significativo la rappresentanza dei territori all’interno delle due Camere, fissata attualmente ad 1 deputato ogni 96.006 abitanti e 1 senatore ogni 188.424 abitanti, rapporto che passerebbe nel primo caso a 1 per 151.210 e nel secondo a 1 per 302.420 abitanti, con la necessità di ridefinire successivamente i collegi elettorali.

 

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