Ven. 19 Apr. 2024
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Cormano, seggi elettorali fuori dalle scuole: la risposta del Comune

[textmarker color=”E63631″] CORMANO -[/textmarker] Non ci saranno siti alternativi alle scuole per l’allestimento dei seggi elettorali in vista delle votazioni per il referendum confermativo della riforma sul taglio del numero dei parlamentari, in calendario i prossimi 20 e 21 settembre. Questa è in sintesi la risposta dell’Amministrazione di Cormano a seguito della richiesta da parte della lista civica “Cormano per Alessandro Milani” e Sinistra Unita per Cormano, di valutare una soluzione alternativa per evitare – scrive sulla sua pagina Fb la lista civica – “di aggiungere altri giorni di scuola a quelli persi, direttamente o indirettamente, a causa della pandemia di Covid”.

Si tratta di una decisione però nata a seguito di un’attenta valutazione: “La concomitanza tra l’inizio delle scuole e la data delle consultazioni elettorali ha richiesto anche all’amministrazione comunale, come in tutta Italia, una serie di riflessioni in merito all’opportunità di individuare siti alternativi agli edifici scolastici per l’allestimento dei seggi elettorali – spiegano dal Comune – ma l’analisi fattuale delle circostanze fa ritenere che tale soluzione non sia percorribile per una serie di ragioni di diversa natura”.

Considerazioni di carattere operativo e di natura normativa sono impedimenti condivisi a livello nazionale, tant’è vero che lo stesso Viminale parla da mesi di quest’ipotesi senza però giungere a indicazioni precise. “Tra le difficoltà facilmente immaginabili c’è ad esempio la necessità di individuare percorsi e modalità in rispetto delle disposizioni vigenti in materia di prevenzione del contagio, che non sempre i luoghi alternativi come le palestre consentirebbero di mettere in atto – specificano – poi bisogna considerare lo spostamento di banchi, sedie e tutti gli strumenti necessari all’allestimento dei seggi che dovrebbero essere portati in eventuali sedi alternative”,  ma che comunque provengono dalle stesse scuole, che sarebbero quindi impossibilitate a svolgere le lezioni.

E poi, come garantire un solo ingresso al seggio – che deve essere sigillato e custodito singolarmente, come prevede il TU delle leggi elettorali – in un open space quale una palestra o un palazzetto? Si domandano dal Comune, oltre a considerare l’aspetto della notifica agli elettori della variazione della propria sede di votazione, riportata sulla tessera elettorale, che potrebbe rivelarsi non tempestiva e fonte di confusione. Infine, gli aspetti legati alla sicurezza e all’agibilità delle sedi alternative rispetto alla loro propria destinazione d’uso.

“Tante sono le considerazioni elaborate su questo tema da farci ritenere che sul nostro territorio non vi siano le condizioni per attuare una soluzione alternativa – spiega il primo cittadino Luigi Magistro – mi preme sottolineare come la mancata programmazione e organizzazione a livello organizzativo non debba assolutamente ricadere sui singoli enti locali”. E aggiunge: “Sarebbe stato sufficiente riflettere sulla concomitanza delle due date per predisporre una soluzione che tenesse conto di ciò che già si conosceva da mesi, per eliminare o quantomeno mitigare i disagi e le ripercussioni negative. Non è stato fatto dal Governo, come amministrazione non riusciamo a farci carico di rimediare alle lacune altrui”.

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