[textmarker color=”E63631″] NORDMILANO [/textmarker] Con una mossa a sorpresa il governatore lombardo, Attilio Fontana, sceglie l’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso come proprio consulente personale per seguire il progetto di un ospedale temporaneo che nascerà negli spazi di Fiera Milano.
Un colpo di scena importante considerato il braccio di ferro visto negli ultimi giorni tra Regione Lombardia e Protezione civile dalla quale non sarebbe arrivato l’appoggio per la realizzazione del presidio ospedaliero nell’area Fiera. Un presidio diventato ancora più importante, vista l’escalation continuo del contagio sul nostro territorio.
«L’ospedale alla Fiera non si può fare con la Protezione civile», aveva detto scoraggiato e «incompreso» Fontana.
Dal canto suo, la Protezione civile aveva spiegato il suo «no», lasciando intendere di non avere il materiale che servirebbe per trasformare il padiglione 1 e 2 del Portello, l’ex Fiera campionaria della città.
Oggi, dunque, la svolta. «Per l’ospedale in fiera non ci sono medici e ventilatori ma ci proviamo lo stesso», dice Fontana che ringrazia Bertolaso per aver accettato l’incarico per il quale riceverà un compenso simbolico pari a un euro.
“Come potevo non aderire alla richieste del presidente della Lombardia di dare una mano nella epocale battaglia contro il Covid-19 se la mia storia, tutta la mia vita è stata dedicata ad aiutare chi è in difficoltà e a servire il mio Paese?”, ha affermato Bertolaso.
“Se ho aperto l’ospedale Spallanzani vent’anni fa ed ho lavorato in Sierra Leone durante la micidiale epidemia di ebola forse qualcosa di utile con il mio team spero di riuscire a farlo”, ha aggiunto l’ex capo della protezione civile. “Il mio pensiero va ai medici -quelli veri- agli infermieri ed ai tecnici sanitari e ai farmacisti che da settimane danno l’anima rischiando ogni istante per combattere e vincere questa battaglia”