Gio. 18 Apr. 2024
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Sesto San Giovanni, case popolari: il Tar dà ancora una volta ragione al Comune

[textmarker color=”E63631″] SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] Nessuna discriminazione ma solo il pieno rispetto delle regole. Così il Tar lombardo solleva ancora una volta il Comune di Sesto San Giovanni relativamente al ricorso presentato da un cittadino extracomunitario contro la cancellazione della sua domanda per l’assegnazione di un alloggio popolare.

Salgono così a quattro le sentenze del tribunale amministrativo regionale che danno ragione all’Amministrazione, dopo i casi analoghi di gennaio, maggio e agosto dello scorso anno. In tutti i casi sottoposti all’attenzione dei giudici amministrativi a mancare è sempre la documentazione relativa alle proprietà immobiliari dei soggetti all’estero, così come previsto dalla legge.

Quindi la cancellazione della domanda non può qualificarsi come condotta discriminatoria, ma rientra nel semplice rispetto delle normative vigenti: “Questa è l’ennesima sentenza del Tar che conferma la correttezza del nostro operato, applichiamo la legge in maniera chiara e trasparente senza nessuna discriminazione né corsia preferenziale verso qualcuno”, commenta il primo cittadino Roberto Di Stefano respingendo ogni accusa di razzismo al mittente: “È inutile che la sinistra continua ad attaccarci sulle assegnazioni delle case popolari perché, come più volte hanno certificato i giudici, tuteliamo i cittadini in regola coi documenti. Consiglio a PD e compagni di leggersi le sentenze e di rispettarle, anziché continuare a parlare a sproposito di razzismo e alimentare polemiche puramente strumentali” e aggiunge: “Se non rispettassimo le leggi andremmo a penalizzare tutti quei cittadini, italiani e stranieri, che presentano correttamente tutta la documentazione relativa alle loro proprietà immobiliari e necessaria per entrare in graduatoria”.

Per il cittadino extracomunitario ricorrente anche la condanna al pagamento di 1000 euro al Comune per le spese di giudizio.

 

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