[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO -[/textmarker] Work in progress per l’Assessorato alla Centralità della Persona, che ha chiuso nei giorni scorsi uno studio di fattibilità per l’introduzione in via sperimentale del Fattore Famiglia Comunale, misura a sostegno dei nuclei familiari volta a garantire una maggiore equità e l’accesso ai servizi comunali in base alle reali capacità economiche di ciascun nucleo.
Tema trasversale quello della famiglia, che rientra nelle deleghe dell’assessorato alla Centralità della Persona: “Insieme all’Assessore Valeria De Cicco al Bilancio e ai Servizi Sociali, all’Assessore Gabriella Fumagalli alle Politiche Educative e all’Assessore Daniela Maggi alla Cultura – ha spiegato l’Assessore Riccardo Visentin – stiamo cercando di mettere insieme una serie di sinergie rispetto al tema della Famiglia. Tra gli impegni presi per il mandato in corso, è prevista l’introduzione in via sperimentale del Fattore Famiglia Comunale, che consiste nella possibilità di dare un valore diverso rispetto a quello che dà l’ ISEE, per poi riuscire a fare in modo che questo valore che viene calcolato rispetto a una serie di parametri, ci permetta di dare servizi mirati soprattutto da un punto di vista economico”.
Dopo la serie di 4 appuntamenti dedicati al tema famiglia, sul significato di essere famiglia oggi, è nata l’idea di effettuare un vero e proprio corso di formazione molto specifico, dedicato allo studio delle possibilità tecniche e culturali rispetto al tema delle politiche familiari, con un particolare focus sul Fattore Famiglia Comunale.
Coinvolti nel progetto il Forum delle Associazioni Familiari Nazionali, che ha individuato Ivano Orofino come formatore e Maurizio Bernardi ex Sindaco di Castelnuovo del Garda, Comune che ha già introdotto la misura del FFC.
“Tutto il gruppo di persone coinvolto – ha dichiarato l’Assessore Visentin – adesso avrà modo di incubare una serie di input e informazioni che sono state date e che adesso dovranno sfociare in qualcosa di concreto”. Già al vaglio alcune possibili applicazioni realizzabili in tempi rapidi, come ad esempio le rette dei centri estivi: “Anche se sarà per l’anno prossimo – ha precisato Visentin – c’è però un sistema di calcolo che potrebbe essere applicato anche su altre tariffe. Oggi era non un punto di partenza ma una sorta di punto d’arrivo rispetto a tutto quello che quest’anno abbiamo cercato di formare e divulgare per creare anche nelle persone e nelle famiglie una sensibilità maggiore”.
Famiglia come ambito generativo, protagonista delle politiche familiari, questa la base dell’intervento di Ivano Orofino, formatore di Solco srl: “Abbiamo lavorato su due tipologie di macro strumenti – ha spiegato – una nuova visione di pensare e utilizzare i centri per le famiglie e l’utilizzo del modello evolutivo dei bisogni. In un’ottica di welfare generativo, i centri per la famiglia possono essere pensati all’interno della pubblica amministrazione o promossi con una serie di strutture organizzative più partecipative e dedicate interamente alla famiglia. Questo consentirebbe di superare la frammentazione dei servizi”.
Convinto dell’efficacia del Fattore Famiglia Comunale, è Maurizio Bernardi, che nella sua esperienza di Sindaco a Castelnuovo del Garda ha potuto verificarne gli esiti positivi in termini di incremento demografico, migliore indice di vecchiaia e migliore saldo naturale: “ Bisogna invertire il metodo classico di fare welfare – ha sottolineato – da gerarchico a compartecipativo, partecipativo e generativo. L’idea di mettere insieme più assessorati per realizzare delle azioni comuni sulla famiglia è il modo giusto di lavorare”.
Una sfida ambiziosa ma la direzione sembra essere quella giusta, un lavoro di squadra in collaborazione con gli altri assessorati, mettendo l’interesse collettivo davanti a tutto il resto.