[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – “Sembra una barzelletta ma non lo è. Sono numerose le famiglie collocate dall’assessore Cagliani della giunta Chittò in case private con contratti in sublocazione per far fronte all’emergenza abitativa che é esplosa proprio in quel periodo, ora stanno per essere sfrattate dalla nuova giunta insediatasi a giugno del 2017”. L’Unione Inquilini di Sesto San Giovanni lancia un nuovo allarme.
“Questi appartamenti erano stati concessi temporaneamente, in attesa di avere in assegnazione una
casa popolare, in quanto tutte queste famiglie hanno i requisiti per potervi accedere: oltre ad essere
nella vecchia graduatoria ordinaria, sono nella graduatoria di emergenza in quanto hanno subito uno
sfratto. La permanenza delle famiglie in queste case si é prolungata nel tempo perché nessuno li ha
mai chiamati per avere una casa popolare. Venerdì 2 famiglie con minori che abitano in sublocazione in viale Casiraghi dovranno lasciare l’appartamento che é stato loro concesso in locazione con contratto regolare dal Comune”, aggiungono dall’Unione Inquilini, che in questi mesi sta puntando molto sul diritto alla casa.
“Ora il proprietario degli appartamenti, Villa, ha già proceduto con lo sfratto, mentre il Comune pensa di poterli mandare via con un atto amministrativo di decadenza, come si fa con le Case Popolari. Quindi il contratto d’affitto è regolare a tutti gli effetti ma il procedimento di sfratto no. Il legale del nostro sindacato ha scritto al Comune per far presente che gli inquilini non possono essere mandati via con un semplice ‘provvedimento amministrativo di revoca’, bensì il Comune deve seguire l’iter che viene seguito normalmente dai privati presso il Tribunale in quanto gli alloggi sono di proprietà di un privato.
il Comune, però, sembra fare orecchie da mercante di fronte alla Legge. Stupisce e disgusta l’indifferenza su questo tema della parte ‘civica’ dell’attuale maggioranza che ha sempre dichiarato il suo interesse a coltivare e preservare quel senso di socialità e solidarietà che ha sempre caratterizzato la nostra città. Considerando che una assessora Civica proviene dal mondo Caritas, dovrebbe conoscere bene la disperazione e le difficoltà che affrontano le famiglie che perdono il lavoro e con esso anche la casa”.
Venerdì mattina il sindacato manifesterà davanti all’ingresso delle case delle due famiglie che saranno sfrattate, al civico 600 di viale Casiraghi.