[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – E’ appeso a un filo sottile il progetto per il rinnovo della tranvia Bresso-Seregno dopo la diffida che i Comuni interessati dai lavori hanno inviato a Cmc, la società che si era aggiudicata l’appalto per la realizzazione dell’opera, ma che non è mai partita con i cantieri.
Tram Bresso-Seregno, per M5S siamo alla resa dei conti
Per il Movimento 5 Stelle, che si è sempre opposto al progetto, i conti non tornano già da un po’: “Sono anni ormai che denunciamo tutte le criticità del progetto e il rischio di aumento dei costi – scrivono grillini bressesi -. La maggioranza dei sindaci della tratta però ha sempre fatto orecchio da mercante, fino al punto in cui non ha più potuto fare finta di nulla.
Quest’opera è un disastro su tutti i fronti e infatti, finalmente, è partita la diffida dei comuni a Cmc”.
I grillini elencano qualche esempio delle cose che non vanno:
– CMC non ha mai apportato le correzioni richieste dal RUP al progetto esecutivo (abbassamento dei marciapiedi, dorsale di media tensione unica, impermeabilizzazione del canale di Nova M.se e altro)
– CMC ha inserito interventi non richiesti e che comportano extra costi (bonifica ordigni bellici, rete aggiuntiva smaltimento acque e altro ancora)
– Nell’ultima versione di progetto esecutivo inviata da CMC mancano gli interventi prescritti dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), come lo smantellamento delle vecchie rotaie a Cusano Milanino e a Desio, opere per le quali la cooperativa di Ravenna ha preventivato una spesa ulteriore di 2 milioni e ottocentomila euro, quando invece dovevano essere realizzate a costo zero perché comprese nell’appalto.
“Oltre a questo si segnalano discostamenti nei prezzi – dicono ancora i grillini -, l’indicazione di una cantierizzazione non consona, con 30 cantieri aperti simultaneamente invece di 4, errori nella costruzione di strade e intersezioni, accesso impedito ad abitazioni e immobili commerciali, nonché al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Desio. Il progetto tanto decantato dai Sindaci praticamente alla prima pioggia allagherebbe le strade”.
Il Movimento 5 Stelle chiede che si metta la parola fine a questa agonia. Che la mettano i Sindaci, prima che lo faccia la Corte dei Conti. “Cominciamo subito a studiare una soluzione alternativa, un’idea di trasporto pubblico che abbia senso oggi, nel 2017”, concludono.
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