Ven. 19 Apr. 2024
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Vogliono chiudere il presidio sanitario di Cascina Gatti a Sesto. La protesta in consiglio comunale

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Le attività si stanno progressivamente riducendo. I servizi per i cittadini calano e aumentano i disagi per chi era abituato a rivolgersi agli ambulatori dell’Asl di via Marx. Cosa sta accadendo al presidio sanitario ex Asl (oggi Ats)? La riorganizzazione dei servizi sanitari voluta da Regione Lombardia sta progressivamente portando all’accorpamento dei servizi.

“Da mesi nel servizio, che comprende, tra gli altri, i consultori, lo sportello polifunzionale, i servizi legati alla fragilità e alla medicina legale, è in atto una riduzione sia del personale medico e infermieristico, sia delle prestazioni erogate, ad esempio la prenotazione e il ritiro degli esami clinici – spiega Sara Valmaggi, consigliere regionale del Pd -. Questo sta creando forti disagi ai moltissimi cittadini che hanno sempre usufruito del servizio, sopratutto anziani che rischiano con il suo allontanamento di rinunciare alle prestazioni per l’impossibilità di raggiungere le strutture sanitarie dei dintorni. La riduzione del servizio, inoltre, non può che avere un impatto negativo sui tantissimi utenti dei consultori e sulle famiglie fragili che, data la trasformazione demografica di Sesto San Giovanni, sono in forte aumento. Le riorganizzazioni pubbliche devono migliorare le condizioni dei cittadini”.

Anche il consiglio comunale di Sesto San Giovanni, nella sua ultima seduta della legislatura, ha approvato all’unanimità un frettoloso ordine del giorno nel quale domanda a Regione Lombardia perché sta permettendo che i servizi del presidio di via Carlo Marx a Sesto San Giovanni vengano ridotti?

“La riforma socio sanitaria che prevede il passaggio dei servizi da ATS a ASST non può e non deve significare nei fatti riduzione delle prestazioni ai cittadini”, scrivono i consiglieri che poi aggiungono: “Di fronte al forte disagio che questa situazione reca ai cittadini, chiediamo con grande determinazione di riattivare immediatamente tutti i servizi e le prestazioni a tutela delle donne e degli uomini della nostra città”.

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