Gio. 18 Apr. 2024
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Vecchiarelli scrive a Enac e al Ministero: “Bresso non diventi scalo commerciale”

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – “In questi giorni abbiamo appreso dagli organi di stampa che l’aeroporto di Milano-Bresso Franco Bordoni Bisleri verrà aperto al traffico comunitario civile di aviazione generale e degli aerotaxi; questa indicazione è, peraltro, contenuta nel nuovo di regolamento di scalo aeroportuale emanato da Enac, che il Presidente dell’Aeroclub ci ha trasmesso in copia, e che entrerà in vigore dal primo luglio prossimo. Al riguardo mi preme sottolineare che aprendo la pista al decollo e all’atterraggio dei cosiddetti aerotaxi, ossia voli commerciali con un numero indeterminato di passeggeri provenienti da ogni parte del mondo, vengono meno gli accordi sanciti nel Protocollo d’intesa del 31 luglio 2007 che, all’art. 2, escludeva opere e interventi che si potessero configurare come un potenziamento della capacità di traffico e nei fatti viene rotto l’equilibrio che con la sottoscrizione del citato protocollo d’intesa era stato faticosamente raggiunto”.

Il sindaco Vecchiarelli ribadisce il suo no all’apertura del campovolo di Bresso e del Parco Nord al traffico comunitario civile di aviazione generale: “Il campo volo deve rimanere una scuola per piloti e uno spazio per piccoli aerei da turismo”, ribadisce il primo cittadino che ha scritto una lettera al Ministero, a Enac e anche al Prefetto di Milano.

“La trasgressione degli accordi, con l’apertura dello scalo di Bresso ai voli commerciali, desta notevole preoccupazione tra gli amministratori dei Comuni interessati nonché della popolazione, soprattutto per la presenza di una pista di atterraggio di dimensioni ridotte e di un sistema di sicurezza e antincendio non adatto a voli di dimensioni elevate. Va inoltre considerato come l’aeroporto sia interamente inserito nel parco metropolitano più grande d’Europa, il Parco Nord, e che a confine est con l’aeroporto è presente il sito demaniale che ospita provvisoriamente un centro di accoglienza dei migranti gestito dalla Cri. Si ritiene infatti che qualsiasi modifica alle attività di volo dell’aeroporto di Bresso, che non risulti contemplata nelle previsioni del Protocollo d’intesa del 31 luglio 2007, debba essere sottoposta all’attenzione e alla conseguente condivisione da parte di tutti i soggetti sottoscrittori del Protocollo e pertanto si chiede l’immediata Convocazione di detti soggetti per addivenire ad una soluzione condivisa in merito alla questione evidenziata”, si legge nella missiva.

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