[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Lo hanno intitolato “Ora basta!” il volantino con il quale i potavoce della Rappresentanza sindacale dei Cdd (Centro Diurno Disabili) sono tornati a protestare.
Lo fanno con un volantino nel quale condannano l’azione politica che ha portato a una fallita privatizzazione del centro e chiedono la salvaguardia dei posti di lavori per gli educatori e il personale sociale. Ben 17 tra educatori e personale sociale nei giorni scorsi ha chiesto provocatoriamente la mobilità. Ora il sindacato chiede che sia applicata e che questo personale venga dislocato in altri uffici del Comune. Naturalmente si tratta di un atto impensabile, in quanto provocherebbe lo svuotamento dei Cdd e d’altro canto lo spostamento di personale in altri uffici comunali che hanno competenze molto differenti. Insomma, il braccio di ferro è ripreso.
Di seguito il testo completo della lettera aperta:
“A distanza di un anno e mezzo dall’inizio di questa pantomima, dopo un bando pubblico di manifestazione di interessi cui hanno risposto ben tre cooperative e la Fondazione Pelucca, alla scadenza del termine di presentazione delle proposte per aggiudicarsi la gestione del Centro, – terminegià prorogato tra l’altro – solo una di quelle quattro si è presentata, oltretutto senza le caratteristiche indicate.
Il fallimento del bando ha dimostrato definitivamente come la strada percorsa, a dispetto delle proposte dei lavoratori e dei sindacati, fosse sbagliata e dannosa. Come se non bastasse, oltre a tutto questo, l’Amministrazione ha provveduto con molta solerzia a svuotare completamente i locali dedicati alla parte amministrativa e al servizio sociale. Questa è la “qualità” perseguita dall’Amministrazione e questa la politica sulla disabilità e su un Centro definito di ” eccellenza” per persone fragili!
Questa è la considerazione per persone che OGNI GIORNO DA ANNI lavorano per la città e a sostegno della fragilità!
La fiducia è però finita e ora esiste una questione di RISPETTO DOVUTO verso chi, in queste condizioni e NONOSTANTE l’Amministrazione, continua ad occuparsi di disabili quotidianamente.
Considerati questi fatti, la RSU esprime, coerentemente con quanto detto e fatto fino ad ora, la sua assoluta contrarietà ai processi di esternalizzazione e chiede, a tutela del posto di lavoro degli educatori e del personale socio assistenziale, di ricollocare IMMEDIATAMENTE i 17 lavoratori del Centro Diurno Disabili in altri uffici del Comune.
Non permetteremo che il posto dei lavoratori venga messo all’asta e venduto al miglior offerente!”.
Nella foto una manifestazione dei lavoratori del Cdd