[textmarker color=”E63631″]LOMBARDIA[/textmarker] – Diagnostica prolungata anche nelle ore serali e un unico sportello di prenotazione regionale sia per gli ospedali pubblici che per quelli privati accreditati. La Regione Lombardia lancia un piano per ridurre le liste di attesa per la diagnostica sanitaria.
“Abbiamo deliberato un impegno forte della Regione per la riduzione delle liste d’attesa e per le ‘Agende trasparenti’, che, concretamente, significa 35 milioni di euro dal Bilancio della Regione per aumentare le prestazioni della specialistica ambulatoriale e per la prosecuzione del progetto ‘Ambulatori aperti’, di sera e nei fine settimana”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nell’ambito della conferenza stampa dopo Giunta, a Palazzo Lombardia.
“Aumentare le prestazioni della specialistica ambulatoriale significa fare più esami e quindi ridurre le liste d’attesa – ha spiegato il presidente -. Queste risorse saranno quindi distribuite alle strutture sanitarie, per ottenere questo risultato. Faremo una valutazione, naturalmente, sull’efficacia di questi interventi, lasciando come sempre ai responsabili delle strutture sanitarie il compito di definire le procedure necessarie per ottenere questo risultato”.
Si tratta del più importante investimento per la riduzione delle liste d’attesa fatto negli ultimi tempi, fatto con risorse della Regione, a cui si aggiungono quelle già stanziate nelle passate settimane, di complessivi 230 milioni, di cui 50 della Regione Lombardia, per l’edilizia sanitaria e per il miglioramento delle attrezzature di tutte le Asst della Lombardia”.
Accanto a tutto questo c’è un’iniziativa che viene avviata per la prima volta: dal gennaio 2017 tutte le agende di tutte le strutture sanitarie pubbliche e di quelle accreditate regionali saranno disponibili, e prenotabili, chiamando un solo numero, il nostro call center regionale. E’ un impegno contrattuale sottoscritto anche dagli operatori privati accreditati, una svolta significativa che contribuisce a meglio organizzare le richieste di prestazioni, rendendo quindi piu’ efficiente il sistema e riducendo anche così le liste di attesa”.