Gio. 25 Apr. 2024
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Bresso dice no alla ‘vasca del Seveso’ nel Parco Nord

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – La Regione Lombardia è chiamata in questi giorni a decidere il destino del progetto “anti piene” del fiume Seveso, che prevede la realizzazione di 4 vasche artificiali nelle quali far convogliare le acque in caso di piene, per evitare che il fiume tracimi. Nella giornata di lunedì il Comune di Bresso si è espresso contro il progetto non avendo ottenuto sufficienti garanzie da parte degli enti che sovrintendono l’opera per conto di Regione Lombardia.

Il Comune si è detto contrario alla costruzione della vasca di laminazione che sorgerebbe sul suolo di Milano ma in un’area del Parco Nord adiacente le abitazioni di via Papa Giovanni a Bresso, perché ritiene sia venuto meno il progetto complessivo “anti piene”, che avrebbe offerto garanzie per la popolazione bressese. Nella giornata di lunedì anche il Parco Nord ha espresso la sua contrarietà al progetto, nel corso dell’assemblea comunitaria partecipata da 7 sindaci soci.

Il sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli ha scritto una lettera nella quale spiega i motivi di questa decisione, per altro già annunciata nel febbraio scorso. La pubblichiamo di seguito integralmente:

“Nella Giunta Comunale   del 4 aprile,  in profonda sintonia con il Parco Nord che con orgoglio ospitiamo nel nostro logo, abbiamo approvato la delibera n 46,  che esprime parere CONTRARIO  al progetto di sistemazione idraulica e laminazione delle piene del fiume Seveso mediante la localizzazione a ridosso del Comune di Bresso della vasca di Laminazione di Milano, inserita nel perimetro del Parco Nord. 

Abbiamo già espresso il nostro formale dissenso sulla scelta, effettuata dal Comune di Milano, di progettare e realizzare una vasca di laminazione sul proprio territorio, ma posta all’interno del Parco Nord ed  in prossimità dell’abitato del quartiere Papa Giovanni.   

Lo scorso 18 febbraio,  la nostra contrarietà a questo progetto è stata già ampiamente anticipata con la diffusione  di  una lettera ai residenti del quartiere interessato. 

Durante un convegno da noi organizzato lo scorso 3 marzo 2015 presso il Centro Civico, AIPO, su incarico di Regione Lombardia, aveva infatti  illustrato dettagliatamente  il piano di contenimento delle piene del Seveso (progetto dell’intero sistema di vasche di laminazione) che a regime avrebbe definitivamente risolto il problema delle esondazioni, tuttavia  oggi lo scenario appare radicalmente cambiato. 

E’ infatti previsto il mutamento di sede della vasca di  Paderno Dugnano, una delle vasche fondamentali sulle quali si basava l’intero progetto di AIPO. L’individuazione di una nuova area in un sito industriale dismesso sita al confine tra i comuni di Paderno Dugnano e Varedo, comporterà la necessità di bonifica e ciò determinerà sicuramente ritardi tali da mettere in discussione tutto il Piano AIPO, sul quale si basava anche il dimensionamento della vasca di Milano.

L’obiettivo principale del progetto della vasca di Milano consiste nella realizzazione di un volume di laminazione delle acque del torrente Seveso al fine di ottenere, in fase transitoria, un miglior grado di sicurezza idraulica delle aree frequentemente interessate dalle esondazioni del Seveso (zona Niguarda del Comune di Milano) in grado però di eliminare solo gli eventi con minore tempo di ritorno.

Non si comprende come possa essere in grado, in assenza della correlazione temporale con gli altri interventi previsti da AIPO lungo tutto il Seveso (ivi compreso l’invaso di Paderno), di garantire un apporto risolutivo per quegli eventi di maggior portata.

Il  Dirigente dell’Area Pianificazione e Gestione del Territorio  ha espresso pertanto il parere contrario  del Comune di Bresso nella conferenza di servizi odierna, svoltasi presso la sede di Regione Lombardia, allegando agli atti copia della delibera di giunta ed il parere tecnico motivato”.

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