Gio. 28 Mar. 2024
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Il Pd di Sesto San Giovanni cita il grillino Pizzarotti e rilancia il termovalorizzatore

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Prende corpo il dibattito sul forno inceneritore di Sesto San Giovanni gestito dal consorzio pubblico Core. I cittadini ne chiedono da anni la chiusura. Il Movimento 5 Stele da tempo esorta il sindaco a varare una seria politica per lo smaltimento dei rifiuti senza bruciarli. E oggi sempre più partiti e liste civiche si stanno appassionando all’idea che il forno si possa chiudere.

La doccia fredda arriva però dal primo partito cittadino, il Pd, che andando controcorrente, si schiera addirittura a favore di uno sviluppo del forno, con l’intervento dii n nuovo operatore privato.

Ecco il loro comunicato stampa:

“Federico Pizzarotti, attuale sindaco di Parma, ha passato l’intera campagna elettorale a promettere che l’inceneritore di Parma non sarebbe stato aperto. Lo slogan suo e dei grillini era: “Con noi al governo della città non aprirà mai”. L’impianto invece da due anni funziona a pieno regime bruciando, insieme ai rifiuti solidi urbani di Parma, oltre 60.000 tonnellate di rifiuti speciali. A Sesto San Giovanni abbiamo un termovalorizzatore che già funziona e su cui dobbiamo discutere del futuro. A prescindere da quali siano gli scenari individuati, occorre necessariamente partire dal presupposto che i Comuni proprietari (Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Pioltello, Segrate e Cormano) non hanno le disponibilità economiche per investire sul termovalorizzatore. Partendo da questo dato di realtà, la Buona Politica deve essere in grado di trasformare l’apporto necessario di un privato che voglia investire sul nostro forno inceneritore in una grande opportunità per la città. Per noi è fondamentale creare occasioni di sviluppo nuove sul territorio tutelando ambiente e lavoro. Su queste basi siamo aperti al dialogo ed al confronto in città. Non ci interessano invece slogan da campagna elettorale che vivono fino alle elezioni e che poi alla prova del governo della città finiscono nella spazzatura insieme alla credibilità di chi li propone”.

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