[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI [/textmarker]- Pubblichiamo di seguito la lettera di un attento lettore che ci ha fornito una segnalazione, corredata da diverse foto, relativa allo stato delle piste ciclabili di Sesto San Giovanni. Sebbene le foto parlino da sole, esprimendo a pieno l’abbandono delle piste che in molti tratti non sono percorribili da ciclisti, qui sotto riportiamo una breve riflessione dell’autore delle immagini, che ringraziamo per il lavoro svolto.
Volevo segnalare alcune problematiche relative alle piste ciclabili di Sesto. Mi riferisco in particolare alla zona di Rondò e di Via Rovani. Il tratto di ciclabile su Via Casiraghi compreso tra Via Rovani e Via Bandiera porta al nulla: la pista si interrompe sul marciapiede. Inoltre quel tratto ha diversi ostacoli pericolosi: un parchimetro rivolto verso la pista, alberi e panettoni di cemento a separare i due sensi di marcia. Sarebbe utile cancellare quel tratto, o in alternativa prevedere un modo regolare per scendere dal marciapiede.
Su Via Rovani, alcuni condomìni espongono la spazzatura occupando quasi per intero la sede della ciclabile, durante i giorni previsti. Le alternative ci sarebbero: come fanno altri condomini, si può posizionare la spazzatura tra il marciapiede e la pista, in corrispondenza della linea degli alberi, evitando ai pedoni e ai ciclisti l’incomodo di dover uscire dagli spazi a loro dedicati, con tutti i rischi del caso. Se è ancora valida l’ordinanza del Sindaco Oldrini del 2012, non sono stati rispettati la modalità e anche gli orari di esposizione su tutta la via.
http://www.sestosg.net/imgWps/
Il tratto di ciclabile su Via Rovani tra Via Matteotti e Pisacane prevede una pista ciclabile promiscua ad uso di pedoni e ciclisti, e un tratto di ciclabile affiancata al marciapiede. In quest’ultimo gli alberi imponenti dividono i due sensi di marcia in modo pericoloso, c’è la fermata dell’autobus, e oltre a questo si aggiunga che ci sono lavori in corso sulla facciata degli edifici con la presenza di impalcature che restringono ulteriormente lo spazio dedicato ai pedoni, obbligandoli a spostarsi sullo spazio della ciclabile. Sarebbe utile consigliare ai ciclisti una deviazione su un diverso itinerario, almeno finchè non terminano i lavori, e prevedere una sistemazione della ciclabile che elimini gli ostacoli nel prossimo futuro.
Questi interventi sulle infrastrutture saranno ancora più utili se l’amministrazione provvederà a creare partecipazione, così come avviene in altri comuni. Costruire e comunicare sono facce della stessa medaglia.
Ringrazio per l’attenzione, Davide Ferrari