Mar. 23 Apr. 2024
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Guerra coi droni contro il degrado e la criminalità

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Le atmosfere da Guerre Stellari hanno lasciato il segno anche nella politica sestese. Contro sicurezza e degrado, il consigliere comunale di Forza Italia Roberto Di Stefano ha annunciato di voler schierare i droni, ovvero i nuovi sistemi aeromobili a pilotaggio remoto.

Di Stefano incalza l’amministrazione affinché si adoperi per fornire alla Polizia Locale i droni per il monitoraggio del territorio comunale.

“L’aerofotogrammetria – afferma Di Stefano, è una tecnica moderna di rilievo da remoto che ci consente la restituzione tridimensionale del territorio tramite l’acquisizione di fotogrammi e la successiva sovrapposizione. Collegando al drone un sistema di trasmissione dati, l’operatore può schedare le immagini, dividendo il degrado, dai problemi di sicurezza o viabilità e traffico”.

Di Stefano propone l’uso dei droni come deterrente per prevenire reati che come sistema per identificare i responsabili di discariche urbane abusive, abbandono di rifiuti inquinanti e ingombranti lungo le strade e azioni di microcriminalità. Il tutto grazie al passaggio di droni equipaggiati di telecamere. Ma non solo, continua Di Stefano, i droni potranno essere usati per i controlli sullo stato di avanzamento dei lavori delle opere in corso, per il controllo del traffico e della viabilità.

Tuttavia Di Stefano non fai i conti con almeno due limiti: il primo tecnologico. Ossia i droni non hanno ancora tecnologie così sicure da poterne disporre per attività intensive (vedi l’incidente occorso a un drone durante una gara di Coppa del Mondo di Sci, che ha decretato la scomparsa di questi apparecchi dai campi di gara. Seconda quesitone, non secondaria, il fatto che i droni, ammesso che esista una tecnologia in grado di viaggiare su un vasto territorio e trai i palazzi, vanno gestiti in remoto da personale specializzato.

Di Stefano continua il suo comunicato ipotizzando anche un utilizzo piuttosto ardito della tecnologia: “tale soluzione si potrebbe considerare in via sperimentale, a copertura delle ore notturne, vista l’eliminazione del turno serale della polizia locale voluto dall’amministrazione Chittò. Sara difatti possibile programmare il tragitto del drone che andrebbe in autonomia e solo qualora vi fossero delle denunce, da parte di cittadini, su rifiuti abbandonati o atti di microcriminalità, analizzare i filmati eseguiti durante la notte”.

E’ importante, conclude Di Stefano, che le istituzioni, oltre ad una sempre maggiore condivisione delle informazioni raccolte mediante l’interconnessione delle sale operative, sappiano fornire alla Polizia Locale del territorio, la strumentazione tecnologica e di videosorveglianza per aumentare la sicurezza dei cittadini.

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