Mer. 24 Apr. 2024
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Appalto rifiuti in ritardo. Sesto nel Cuore chiede: restituite i soldi ai cittadini

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Infuria la polemica tra la lista civica sesto nel Cuore e l’amministrazione comunale di Sesto San Giovanni sul tema dell’appalto per l’igiene urbana e la raccolta rifiuti in città. Con un nuovo comunicato Sesto nel Cuore chiede al sindaco e alla sua giunta di restituire ai cittadini circa un milione di euro di tasse versate proprio per finanziare il nuovo appalto.

“L’anno scorso, in sede di determinazione della Tari, l’assessore di riferimento giustificò un aumento delle imposte per oltre un milione di euro per finanziare, nel 2015, i nuovi servizi collegato con il bando in approvazione; l’aumento dell’imposta fu pari al 9,7% – dicono i consiglieri comunali Angela Tittaferrante, Gianpaolo Caponi e Marco Lanzoni – ebbene il 2015 è quasi del tutto trascorso ma il bando non è ancora decollato, nonostante, da parecchio tempo ne sia stata preventivata l’approvazione. Per intanto i cittadini hanno pagato per servizi mai ricevuti! Allora chiediamo al sindaco l’impegno, nel prossimo assestamento di bilancio, a stornare le somme menzionate, giustificate dalla giunta, considerato che il bando è ancora fermo”.

Nei giorni scorsi sia l’amministrazione comunale che il segretario del Pd si erano scagliati contro la lista civica Sesto nel Cuore giudicando vigliacchi e al limite della calunnia le polemiche avanzate in merito a questo appalto che è in gestazione da 10 mesi.

Nella loro risposta i consiglieri della Civica attaccano:

“Tutto ciò è giustificato dall’elementare e logico principio per il quale la mancata erogazione di un servizio ai cittadini comporta la restituzione dei soldi richiesti in precedenza per quel servizio non erogato: verrebbe da dire niente servizi? allora niente tasse!

– Tutto ciò significa mantenere fede al patto tra eletti ed elettori, tra la politica e i cittadini che ripongono la fiducia in chi chiamano a governare. La verità è che la città è ferma e le lungaggini di questo bando, quasi un anno, con anni di proroghe alle spalle, per essere adottato, evidenziano una sola cosa; l’incompetenza di chi gestisce la posizione e il Sindaco dovrebbe prenderne atto per il bene della città.

Ma poi ci si chiede: E’ legittimo tenere aperto un bando così importante per dieci mesi chiedendo sacrifici ai nostri concittadini? Sono calunniose le nostre argomentazioni? Non è possibile definire incompetente un assessore che non è capace di portare a termine un bando le cui proroghe risalgono alla precedente giunta Oldrini? Paradossale che il Sindaco ed il partito di maggioranza non “rottamino” queste vecchie ideologie che immobilizzano la nostra città.

Vogliamo soltanto rivendicare il principio democratico delle opposizioni: e cioè vigilare da un lato sull’operato di chi governa e dall’altro ponderare il meglio per la nostra città avanzando proposte costruttive; dunque ci sembra giusto criticare le scelte ritenute inadeguate.

Rispediamo al mittente la strumentale accusa di vigliaccheria perché è vigliacco solo chi getta il sasso e poi nasconde la mano senza metterci la faccia. Non è il nostro caso proprio perché vogliamo chiarezza massima nel merito del bando. E con altrettanta franchezza lasciamo poi ai cittadini il primato di scegliere i propri amministratori; certe previsioni disinvolte (e maldestre) su chi in futuro governerà la città ci sembrano quanto meno arroganti“.

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