[textmarker color=”E63631″]COLOGNO MONZESE[/textmarker] – Psicosi e gaffe. Dopo la protesta dei profughi del centro accoglienza di Bresso a Cologno Monzese è andato in scena un episodio che deve far riflettere e che sicuramente farà discutere ancora molto. In città nelle ultime ore sono circolate voci circa l’arrivo di un gruppo di stranieri che sarebbero stati alloggiati all’Hotel Sporting di via Cavallotti. “Sono arrivati 15 kenioti”, le voci in quel di Cologno.
E subito le polemiche: “Ma come? Arrivano i profughi, nessuno dice nulla, e in più li mettono anche a vivere in un hotel stellato?”. Con tanto di critiche dirette all’amministrazione comunale e in particolare al nuovo sindaco della Lega Nord, Angelo Rocchi. “Meno male che è leghista!”, gli attacchi, arrivati per giunta anche da altri esponenti del Carroccio.
E invece, nulla di tutto ciò. Una bufala, o meglio, un granchio. Un errore madornale, alimentato dalle voci, dal passaparola futile e falso. Il gruppo di “profughi” avvistati in città è in realtà una classe di studenti di un college inglese che sono a Milano per una visita a Expo. Alcuni di loro sono di colore: ed ecco spiegato, nel 2015, l’errore.
Tanto che anche il sindaco Rocchi ha dovuto correre ai ripari: “La deformazione della realtà che ho visto oggi è una vergogna e un pericolo. Attenzione tutti, di qualunque matrice politica: nero non equivale a clandestino. Alla tensione tra i colognesi, si aggiunge il danno d’immagine arrecato al Comune e all’Hotel Sporting”, ha detto il primo cittadino in un lungo sfogo diramato tramite una nota ufficiale di Palazzo.
NELLA FOTO UN’IMMAGINE DI UNA MANIFESTAZIONE CONTRO L’ARRIVO DI SALVINI A COLOGNO E LA COPERTINA DELL’INSERTO LOCALE DEL QUOTIDIANO “IL GIORNO” CHE HA RIPRESO LA NOTIZIA