[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Per sei mesi aveva segregato in casa, torturandola, una modella svedese di 23 anni. Resta in carcere Claudio Rossetto, cinisellese, sedicente agente di moda che non potrà dunque tornare a casa agli arresti domiciliari. I carabinieri di Sesto San Giovanni hanno notificato in queste ultime ore l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Monza, al 41enne.
L’arresto di Rossetto era avvenuto il 23 marzo scorso. I militari di Cinisello erano entrati nella sua abitazione di via XXV Aprile e avevano liberato la ragazza, che viveva in una vera e propria condizione di schiavitù. Le indagini sono proseguite e il materiale raccolto dai carabinieri e dagli inquirenti ha spinto il Gip a decidere di lasciare Rossetto in carcere.
Molte le testimonianze raccolte: diverse altre giovani ragazze, alla notizia dell’arresto di Rossetto, erano arrivate alla caserma di Cinisello per raccontare la propria storia. In Italia, il mese scorso, era tornata anche la sua ultima vittima, la modella svedese, adescata su Facebook, che era rimasta sua schiava per 6 mesi. La giovane si era prestata per l’incidente probatorio disposto dal magistrato.
