Dom. 19 Mag. 2024
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La Lega Nord non ci sta: “Anche i nostri anziani non si possono permettere il cibo”

[textmarker color=”E63631″]BRESSO[/textmarker] – Ha fatto molto discutere la protesta che in questi giorni hanno portato avanti i profughi del centro di Bresso: gli ospiti, infatti, si sono lamentati con la Croce Rossa per il cibo offerto loro. Una semplice insalata di riso (fredda e quindi indigesta per molti di loro) al posto di un riso caldo stava per trasformare via Clerici in un piccolo nucleo di rivolta, ma i Carabinieri sono riusciti a fermare in tempo.

Non si è fatta attendere la reazione della Lega Nord che, attraverso il Segretario Provinciale Martesana Riccardo Pase,  ha condannato quanto accaduto: “La protesta che si sta svolgendo in questi giorni nel campo di accoglienza profughi di Bresso è assolutamente vergognosa, soprattutto se pensiamo che ci sono persone che hanno contribuito allo sviluppo del nostro Paese e che ora, bistrattati da questo Stato e da questo Governo, si trovano in condizioni di difficoltà economica e non hanno i soldi per mangiare”.

Un’umiliazione per tutti coloro che non riescono a tirare fino alla fine del mese, ma che nel corso degli anni non hanno mai montato proteste come questa: “Questa protesta, organizzata da parte di chi vuole avere diritto senza pensare minimamente che molti italiani questi diritti non sono riconosciuti, risulta essere uno schiaffo in faccia alla crisi e alle famiglie che pagano da tempo le tasse sul nostro territorio e che faticano lo stesso a riempire il frigorifero

In conclusione un riferimento alla politica regionale e nazionale per fronteggiare questa emergenza: “Lo Stato italiano spende più di un miliardo all’anno per mantenere i clandestini, che si definiscono profughi, e ad ognuno di loro è riconosciuto per legge un contributo pari a 35 euro al giorno più paghetta giornaliera, ricarica telefonica e sigarette. Se facciamo un rapido calcolo, mensilmente più del doppio di una pensione minima garantita ai nostri anziani, più di un cassaintegrato a zero ore e più di una famiglia in difficoltà con dei figli a carico. Sono pienamente d’accordo con l’idea del Governatore lombardo Roberto Maroni, poi sostenuta anche da Veneto e Liguria, il quale ha proposto la riduzione dei trasferimenti regionali ai sindaci lombardi che dovessero accogliere nuovi clandestini. Finché c’è anche un solo italiano in difficoltà senza casa e lavoro, in Italia non deve entrare più nessuno, a maggior ragione se illegalmente“.

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