[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Un appello al Governo e un incontro col Prefetto. La lista civica Sesto nel Cuore di Sesto San Giovanni ha incassato l’ok del consiglio comunale il quale ha votato a maggioranza (con voto contrario dei Giovani Sestesi e dei rappresentanti di Verso Sesto) una proposta del partito di Gianpaolo Caponi sul tema degli sfratti e dell’emergenza abitativa.
“Non entriamo nelle beghe politica-sindacati-partiti, non ci interessa, noi – affermano i consiglieri comunali della lista civica Sesto Nel Cuore, Gianpaolo Caponi, Angela Tittaferrante e Marco Lanzoni, commentando la notizia che il sindacato degli inquilini sarebbe pronto a denunciare il vice sindaco Rivolta se non sarà accolto a un colloquio -, siamo interessati a cercare di dare soluzione a questo drammatico problema che coinvolge inquilini e proprietari. Spesso abbiamo sentito gli assessori della maggioranza giustificare la propria impossibilità ad intervenire in quanto avvisati a ridosso delle esecuzioni con conseguenti drammi famigliari e spese impreviste e urgenti per l’amministrazione”.
Ecco allora l’idea di Sesto nel Cuore: richiedere al governo centrale l’emanazione di un decreto urgente che preveda la trasmissione, da parte delle cancellerie dei Tribunali, delle esecuzioni previste sui territorio di competenza ai rispettivi comuni. “In questo modo – continuano Gianpaolo Caponi, Angela Tittaferrante e Marco Lanzoni – gli amministratori locali saranno messi in allerta in largo anticipo potendo monitorare le situazioni di emergenza ed evitando spese se non programmate. Siamo lieti che la nostra proposta, pur con difficoltà, sia stata votata dalla maggioranza del consiglio. Ora cercheremo di farla applicare dal Governo; abbiamo chiesto un incontro al Prefetto e invitiamo i rappresentanti delle categorie sindacali interessate a sostenere la nostra proposta condividendola pubblicamente. Ci aspettiamo che il Sindaco, membro della direzione nazionale del Pd, intervenga sul proprio segretario di partito, attuale Primo Ministro, per rendere concreta e attuabile la nostra proposta trasformata in ordine del giorno votata ed approvata dal consiglio comunale”.