Gio. 12 Dic. 2024
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“I rom vanno sgomberati”: Ghilardi (Lega) scrive al Prefetto

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Giacomo Ghilardi, capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord, ha protocollato prima di Pasqua un esposto al Prefetto, inviandolo in copia anche alle forze dell’ordine di Cinisello Balsamo e al sindaco Siria Trezzi, nel quale chiede un nuovo e tempestivo sgombero dei nomadi che hanno occupato un nuovo stabile abbandonato nel rione Robecco.

“La mattina di giovedì 26 marzo le forze dell’ordine hanno provveduto ad eseguire lo sgombero dello stabile di via Pacinotti, abusivamente occupato da numerose persone di etnia rom. Gli stessi occupanti sfollati in mattinata, nel pomeriggio hanno occupato lo stabile, attualmente dismesso, in viale Brianza 129, ex sede della Scolari-Ingranaggi, sempre nel quartiere Robecco”, scrive Ghilardi al Prefetto.

Infatti, poche ore dopo lo sgombero da via Pacinotti i nomadi hanno trovato riparo occupando il capannone della Scolari-Ingranaggi, ex fabbrica cinisellese che dista poche centinaia di metri dalla Rotocalcografica che i rom avevano trasformato in dormitorio. “Degrado chiama degrado – picchia il pugno Ghilardi puntando il dito contro la giunta Trezzi, accusata di lassismo -. Occorre riqualificare le aree degradate per non lasciare spazio a questo tipo di situazioni. Tutti si devono integrare, non è corretto che queste persone possano fare quello che vogliono. Per chi non lavora e non paga le tasse qui non c’è posto”.

Il consigliere del Carroccio ha contattato la proprietà dello stabile e ha scritto al Prefetto per chiedere un intervento immediato: «!isogna sgomberare quell’edificio, procedendo immediatamente perché non si può tollerare questa situazione. Per altro si tratta di un problema che tiene in ansia da qualche tempo il quartiere Robecco, ormai abbandonato dalle istituzioni e dall’amministrazione. Chiedo soprattutto che sia data garanzia ai cittadini che non avvenga come l’ultima volta, cioè che i nomadi allontanati non cerchino un altro capannone da occupare subito dopo”.

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