Ven. 29 Mar. 2024
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Emergenza casa a Sesto, Rivolta sprona il consiglio a collaborare

[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – L’emergenza casa continua a rimanere al centro del dibattito politico a Sesto San Giovanni. Dopo che nei giorni scorsi la lista civica sesto nel Cuore aveva dato la scossa con una lettera aperta indirizzata al Premier Renzi per consentire norme meno burocratiche che consentano ai comuni di gestire per tempo i casi di difficoltà abitativa, ora è l’assessore alla Casa, e vicesindaco di Sesto San Giovanni Andrea Rivolta, ad intervenire.

Lo fa con una lettera aperta nella quale usa toni pacati e chiede a tutto il consiglio comunale di unirsi in una rivendicazione comune per modificare le norme regionali e nazionali, oggi inadeguate.

Ecco il testo completo:

Lettera aperta sui problemi della casa

Ho letto con interesse ed  attenzione il comunicato di Sesto nel Cuore in merito all’emergenza casa.

Bene fanno gli esponenti di Sesto nel Cuore ad evidenziare come questo problema appartenga a molti comuni e come le risposte vadano cercate anche a livello nazionale.

Personalmente aggiungerei anche a livello regionale, visto che in materia la Regione ha molte competenze e responsabilità.

Basta a questo proposito ricordare la crisi di Aler e le conseguenze che la sua paralisi genera nel merito.

Credo sia importante rilevare come il problema abbia assunto in questi anni di crisi economica una dimensione fino ad ora sconosciuta: la perdita del lavoro e lo sfratto sono nella gran parte dei casi strettamente connessi.

È chiaro a tutti come da molti anni manchi nel nostro paese una politica nazionale della casa: viviamo il paradosso di un enorme numero di case sfitte e contemporaneamente un gran numero di famiglie in cerca di casa.

Ecco perché il grande impegno sul fronte della casa del comune di Sesto, che non trova paragone con quello dei comuni limitrofi, in questa fase rischia di non bastare.

La necessità di intercettare con anticipo le famiglie con lo sfratto e’ senza dubbio importante al fine di costruire con loro una nuova soluzione abitativa.

Come anche chiedere a Regione una modifica della legge che regola le assegnazioni di alloggi popolari, troppo rigida e incapace di creare una reale rotazione delle case. Questo nonostante l’ingente numero di case comunali, quasi mille: un quantitativo che non trova paragone in nessun comune della stessa dimensione.

Spesso l’assegnazione di un alloggio si trasforma in un diritto perpetuo, indipendentemente dal mutare delle condizioni economiche degli assegnatari.

Voglio cogliere questa occasione per rilevare ancora una volta una questione che ha un’estrema urgenza: le famiglie che subiscono lo sfratto in molti casi vengono temporaneamente alloggiate presso strutture alberghiere e con l’approssimarsi di Expo questo sarà impossibile. Occorre quindi una sospensione per il periodo della manifestazione, altrimenti no potremo dare, così come abbiamo fatto fino ad ora, un tetto a chi viene sfrattato.

Bisogna però dirsi con chiarezza che sempre più la soluzione a chi perde la casa non potrà essere individuata in un alloggio comunale, ma che il ruolo del comune dovrà essere di accompagnamento e sostegno verso una soluzione differente.

Di queste proposte e di molte altre credo sarebbe utile discutere tutti insieme in Consiglio Comunale, cercando di condividere un ordine del giorno che chiami il Governo e la Regione a dare risposte concrete.

Andrea Rivolta

Vicesindaco e Assessora alla casa

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