Lun. 06 Mag. 2024
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Gli amici del presunto omicida rischiano l’accusa di favoreggiamento

[textmarker color=”E63631″]CUSANO MILANINO[/textmarker] – Saranno indagati per favoreggiamento i quattro ventenni che quella tragica notte erano con R.R. Avrebbero infatti raccontato la stessa versione “costruita” del loro amico, presunto omicida di Ioan Popa, romeno di 52 anni, che si era avvicinato per cercare di accarezzare il suo cane. Gli inquirenti pensano che le versioni siano state concordate, in quello che sembrerebbe essere un patto di copertura e omertà.

Ma R.R., spinto dalla confessione di un altro ragazzo, ha poi aggiunto al racconto l’elemento della pedata, con la quale, quella notte di ottobre davanti al pub a Cusano, avrebbe colpito al volto il senzatetto perché, dice l’accusato, il romeno gli stava minacciando il cane con un coltello.

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Se la prima versione dovesse risultare effettivamente smentita dalle indagini, e i ragazzi non dovessero ritrattare, saranno accusati del reato di favoreggiamento, oltre che di omissione di soccorso.

Solo la ragazza che era con loro avrebbe raccontato la versione completa, spingendo R.R. a presentarsi dai Carabinieri.

Gli avvocati difensori di R.R., intanto, come riportato dal quotidiano il Giorno, hanno chiesto la revoca della custodia cautelare in carcere, proponendo almeno gli arresti domiciliari.

Ma la scarcerazione non è stata ancora concessa e sembra poco probabile. L’avvocato difensore del presunto omicida ha annunciato anche di voler disporre delle perizie di verifica, per capire meglio la dinamica dei fatti.

Per causare quelle lesioni, sostiene la difesa, ci vuole una forza che R.R. non avrebbe. L’idea suggerita dalla difesa è che la vittima possa essere stata ridotta così da qualcun altro, successivamente.

(foto repertorio)

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