Gio. 18 Apr. 2024
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Il sindaco Trezzi sul MuFoCo: “Nessun passo indietro”

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Il Comune rinnova, per bocca del suo primo cittadino Siria Trezzi, l’impegno per il Museo di Fotografia Contemporanea. In una intervista pubblicata oggi anche sul quotidiano Il Giorno, il sindaco di Cinisello Balsamo cerca di chiarire la posizione dell’amministrazione comunale nei confronti del MuFoCo. “Nessun passo indietro”, dice il primo cittadino.

Il museo resta aperto per un mese: poi cosa succederà?

“Sono ottimista sul fatto che possano andare a buon fine tutte le azioni messe in campo fino ad ora per individuare un interlocutore istituzionale. Riscontri positivi e segnali incoraggianti sono arrivati”.

Come giudica il lavoro svolto dal museo in questi 10 anni?

“Siamo di fronte a un impegno davvero apprezzabile sia dal punto di vista artistico che culturale. Il lavoro del Museo in questi anni ha permesso di raccogliere, catalogare, conservare e valorizzare un numero incredibile di immagini e fondi proponendo al pubblico iniziative di alto livello. Sono molte le attestazioni di stima e i riconoscimenti che sono giunti dal mondo culturale, artistico, politico e istituzionale a livello nazionale e internazionale”.

Quanto costa il museo al Comune di Cinisello ogni anno?

“L’amministrazione ha messo a bilancio una cifra annuale di 300 mila euro”.

E quindi, cosa intende fare per salvare il MuFoCo?

“Il Comune è stato protagonista insieme alla Fondazione di una grande mobilitazione con l’obiettivo di tenere in vita questa importante esperienza. Il nostro desiderio è quello di dare al Museo stabilità e un orizzonte certo. Abbiamo aperto un dialogo costante con tutte le istituzioni: Comune di Milano, Regione e Ministero”.

Cosa attende i 12 lavoratori che sono impiegati nel Museo?

“Abbiamo chiesto anche l’intervento del Prefetto per valutare l’ipotesi di apertura dello stato di crisi. Quello del personale è un altro dei temi che ci sta a cuore. Se le azioni intraprese non dovessero portare a buon fine si sta valutando una soluzione che possa comunque garantire la continuità di questa esperienza sotto altra forma”.

Expo e Milano: le voci di uno spostamento del museo sul capoluogo sono concrete. Non c’è il rischio che Cinisello vada così a perdere un piccolo tesoretto che gli garantirebbe un po’ di attrattività in vista dell’esposizione?

“In ogni caso non abbiamo mai messo in discussione uno spostamento della sede che, da un punto di vista amministrativo e della conservazione, resterebbe comunque a Cinisello. Abbiamo sempre ragionato in un’ottica metropolitana. Solo un lavoro sinergico tra istituzioni permette di giungere a risultati efficaci per tutti”.

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