[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – L’esondazione del Lambro porta gravi disagi alla cittadinanza di Sesto San Giovanni. Nonostante l’ottimo lavoro svolto per arginare il fiume in piena da parte dei dipendenti comunali, degli agenti della Polizia Municipale, dei volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa, dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri e delle Guardie Ecologiche Volontarie, i danni sono tangibili lungo la striscia di territorio sestese che il fiume percorre.
Eppure, stando a questi fatti, l’atteggiamento del Sindaco per trovare una soluzione permanente all’inondazione degli edifici sestesi situati in prossimità del fiume ancora una volta non collima con la volontà dei cittadini.
Il primo cittadino, infatti, ha deciso di adottare un comportamento che porta ulteriori grattacapi ai sestesi e non delle soluzioni.
A denunciare il malumore dei residenti del quartiere Parpagliona è Roberto Di Stefano, Capogruppo di Forza Italia a Sesto, che ha presentato un’interrogazione al primo cittadino al fine di sanare una realtà che spesso è passata inosservata quando il Lambro è in piena. Su puntuale segnalazione di Gianni Fiorino, membro della segreteria cittadina di Forza Italia, la roggia Parpagliona non riesce a far defluire l’acqua nel caso in cui il Lambro esondi. Nonostante la presenza di un muro di contenimento, realizzato nel 2006 da alcuni residenti a causa di ripetuti allagamenti, l’Amministrazione comunale di Sesto, in data 28 agosto 2014, ha emanato un’ordinanza per la demolizione del muro stesso facilitando, di fatto, che l’acqua raggiunga i vicini edifici residenziali.
Roberto Di Stefano ha quindi presentato un’Interpellanza comunale per sollecitarne una soluzione tecnica affinché la Cascina Colombo, situata nella zona critica della Parpagliona in prossimità del Lambro, non sia più oggetto di allagamenti per le eventuali e future esondazioni che quando accadono causano ingenti danni e provocato disagi all’interno dell’insediamento residenziale rendendo inagibile tutti i piano terra.
“La presenza del muro di recinzione – afferma Gianni Fiorino-, ha di fatto salvato i residenti dagli eventuali danni che l’esondazione avrebbe causato. Ciò è stato riconosciuto anche dai rappresentati dei Comitato operativo comunale. Ora il Sindaco vuole abbattere la barriera senza però trovare una soluzione che faccia cessare il defluire delle acque verso le residenze. Ma c’è di più, continua Fiorino, oltre ai danni ambientali vi è stato anche un caso di ricovero in ospedale che ha coinvolto un cittadino cardiopatico il quale a seguito della situazione ha accusato forti dolori al torace. Credo che il Sindaco debba cercare di risolvere i problemi e non crearne di nuovi perché la situazione che i residenti della Cascina Colombo sopportano ad ogni esondazione non è facile”.
Il capogruppo di Forza Iialia, Di Stefano, nella sua Interpellanza chiede al primo cittadino, e all’Assessore competente, di trovare una soluzione tecnica per impedire all’acqua di invadere il piano terra dell’edificio e di valutare se la realizzazione di una valvola di chiusura da applicare nel condotto che non riesce a trattenere l’esondazione del fiume possa servire per non creare più disagi ai residenti. “Oppure – conclude lo stesso Di Stefano -, innalzare il nuovo muro di contenimento, con tutte le credenziali del caso, o prevedere la chiusura del condotto stesso qualora la cava Melzi non lo utilizzi”. Ora il Sindaco deve sperare che non straripi la protesta dei sestesi residenti alla Parpagliona.