Sab. 20 Apr. 2024
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La richiesta di Arci La Quercia: “Il comune dia uno spazio alle realtà giovanili”

A cura di Yuri Bianchi

[textmarker color=”E63631″]CINISELLO BALSAMO[/textmarker] – Per la prima volta dopo tre anni il Vagalume Festival non si farà. Lo comunicano con rammarico i ragazzi di Arci La Quercia che dovranno rinunciare all’appuntamento settembrino fatto di concerti, incontri ed eventi culturali in quel di Cinisello Balsamo. La motivazione è presto detta e altrettanto tristemente diffusa; una cronica e crescente mancanza di fondi. “Noi teniamo all’auto-sostegno economico dei nostri eventi – spiega il presidente dell’associazione Alessandro Gasparini -, ma ci chiediamo perché il Comune non investa in strutture per accogliere le iniziative dei giovani, organizzate in modo tale da abbattere i costi fissi, spesso i più gravosi. Sarebbe bello che l’amministrazione tenesse conto delle associazioni di giovani volontari che operano sul territorio per la collettività”.

Un interrogativo che arriva all’assessore alla cultura Andrea Catania. “Un’area feste individuata c’è, ed è la zona adiacente al Parco di Villa Ghirlanda – spiega -, ma ancora non si è deciso sul suo futuro, essendo oggetto di una più ampia riqualificazione del centro città. Inoltre si pone il problema se tale zona è adatta a ospitare eventi e concerti, tenuto conto della vicinanza con il centro cittadino che comporta limiti acustici e dell’adiacenza con il cinema del parco, pertanto investimenti in strutture fisse in quell’area al momento non sono auspicabili”. L’assessore prova poi a rovesciare la questione ponendo a sua volta un quesito ad Arci La Quercia e più in generale alle associazioni. “Io chiederei quale impegno le associazioni vogliono disporre? C’è volontà di aggregarsi e organizzare manifestazioni o eventi tra i giovani? Bisogna mettersi in gioco. Escono fior fior di bandi, collaboriamo assieme, comune e associazioni, per portare a casa fondi”. Inevitabile però un parallelismo tra le realtà associative giovanili e quelle di anziani, come l’Auser che parrebbe possano godere di altre attenzioni, come dimostra l’investimento dell’area Auser nel parco Ariosto. “Non so quanto sono larghe le maglie delle convenzioni fatte tra Auser e Comune e non so se l’Arci potrebbe usare quell’area – ammette Catania – resta il fatto che obiettivamente è più facile per un’associazione di anziani gestire uno spazio semplicemente per il fatto che hanno più tempo a disposizione. Dare uno spazio ai giovani necessiterebbe di una presenza costante ed un impegno gravoso, non sempre possibile per chi lavora o studia”.

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