[textmarker color=”E63631″]CUSANO MILANINO[/textmarker] – I segni della razzia si notano come stonature in una partitura. Un vaso pieno di fiori freschi rovesciato per terra. Marmi disadorni e sfregiati come se qualcosa fosse stato divelto. Poi, girando una fila di tombe, si vede un cumulo di statue e vasi di rame e bronzo, ammassati. Un altro ancora, e un altro, più in fondo. Santi e Madonne e Cristi sdraiati in posizioni innaturali da sembrare che soffrano.
Lo scempio è stato fatto nella notte tra sabato e domenica. Ignoti hanno cercato di depredare il cimitero di via Rimembranze. Sono entrati forzando un chiavistello. Hanno strappato monumenti e decorazioni in metallo e accatastato gli oggetti in diversi punti del camposanto.
Più d’uno, senz’altro, i responsabili. Un colpo organizzato e studiato. Probabilmente i ladri sarebbero dovuti entrare con un camioncino, forse persino dotato di gru, per poter sollevare busti e statue pesanti. Ma qualcosa sembra sia andato storto: forse un rumore, una sirena vicina. Hanno abbandonato a metà il lavoro.
Così sono state profanate le ricordanze della domenica mattina. La gente, incredula, ha trovato la tomba del proprio caro depredata e vandalizzata, andando di cumulo in cumulo per cercare il pezzo mancante. Un vaso, un busto.
Sono arrivati sia gli agenti della polizia locale di Cusano sia i Carabinieri. Anche il sindaco, informato dell’accaduto, ha fatto visita al cimitero e ha poi commentato con parole piene di sconforto e indignazione.
Non è chiaro se qualcosa sia stata effettivamente stata portata via. Ormai è risaputo il valore che metalli come il rame o il bronzo hanno. Qualche mese fa, in un parco pubblico di Bresso erano stati ritrovati oggetti simili trafugati dal cimitero di Cormano. Mentre nel gennaio 2013 a Cinisello una trentina di statue funebri erano state ripescate da un laghetto del Grugnotorto. Anche un colpo come quello tentato sabato notte, visto il peso della refurtiva, avrebbe potuto fruttare anche diverse migliaia di euro. Di certo, però, anche tentato, questo furto ha disgustato molti cusanesi, perché tocca una delle sfere più delicate e inviolabili della vita: il ricordo e gli affetti.
“Ho visto vasi ribaltati, portalumi staccati e statue piccole e grandi buttati a terra – dice Maria tra i commenti del profilo facebook di Cusano – provo una sensazione mista di rabbia e pena per questa gentaglia che ha perso ogni valore”. “Sono allibita e schifata – aggiunge Daniela – e come mamma e nonna mi domando ma cosa stiamo insegnando ai nostri giovani? Chi può trovare gusto ad andare di notte a profanare un luogo sacro? Ma non c’è più niente di sacro oramai”. “Se devo parlare del mio stato d’animo – continua Matilda – non posso che parlare di “dolore al cuore”: un mondo dove non si rispettano più neppure i morti, è davvero un mondo perduto, senza futuro“.