Mer. 06 Nov. 2024
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Arabnia e Zambon: due Cavalieri dal Nordmilano

[textmarker color=”E63631″]NORDMILANO[/textmarker] – Aveva restituito ai suoi dipendenti i soldi persi con la cassa integrazione. L’anno scorso ha inaugurato il Pardis Innovation Center dove ha fatto collocare anche una palestra, un museo, un’area esposizione e un cinema. Sempre per i suoi dipendenti. Ci sono sicuramente anche questi due tra i motivi che hanno spinto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a inserire Ali Reza Arabnia tra i nuovi 25 Cavalieri del Lavoro.

La firma è avvenuta nei giorni scorsi. Il patron della Geico, 58 anni, iraniano nato a Teheran, è un vero “cavallo di razza” dell’imprenditoria moderna italiana. Manager illuminato, con un curriculum da fare invidia, ha messo in piedi un vero impero. La sua Geico, che ha sede a Cinisello Balsamo, è un colosso, leader nella progettazione di impianti per la verniciatura nell’industria automobilistica. Nell’elenco dei nuovi Cavalieri del Lavoro firmato dal presidente Napolitano c’è spazio anche per un altro protagonista del Nordmilano. Stiamo parlando di Elena Zambon, presidente dell’omonimo gruppo farmaceutico che ha il suo quartier generale a Bresso, erede di terza generazione di un gruppo nato 107 anni fa a Vicenza e oggi presente in 75 Paesi nel mondo. A Bresso la Zambon sta dando vita al Giardino della Scienza di via Bologna che, inserito nel Parco Nord, sarà un laboratorio a disposizione dei giovani della città.

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