[textmarker color=”E63631″]SESTO SAN GIOVANNI[/textmarker] – Il provvedimento più indigesto del Nordmilano non poteva passare inosservato. Mentre i cittadini sestesi prendono atto del fatto che in materia di Tasi pagheranno più di ogni altro abitante del nostro territorio, le forze politiche sestesi iniziano a scagliarsi contro la decisione dell’amministrazione comunale.
I Cinque Stelle sestesi non hanno dubbi: gli introiti della nuova tassa serviranno per coprire i debiti delle Farmacie Comunali e del Core.
“Il Sindaco Chittò avrebbe potuto ritirare la delibera e ripensarla serenamente – spiegano dal Movimento in un comunicato -, invece ha prevalso lo spavento e l’ansia per i debiti delle Farmacie Comunali e del Core. Inutile dire che siamo rimasti inorriditi da tanto cinismo da parte di chi si dichiara di sinistra ed, in teoria dovrebbe difendere gli interessi della popolazione più debole”. La malgestione delle partecipate del comune torna quindi a essere oggetto di scontro politico. “Il punto cruciale è che gli incassi della Tasi andranno anche a coprire la malgestione sia delle Farmacie Comunali che del Core – aggiungono i Cinque Stelle -. Gestioni per le quali la nostra amministrazione, invece che assumere una posizione di rimprovero e di rivalsa verso i colpevoli, si pone come strenuo difensore delle persone responsabili del danno che non compaiono mai colpevoli. Visto che fanno parte dello stesso ambiente politico, tutto finisce sempre contro il muro difensivo eretto per difendere il Sistema Sesto”.
Inevitabile poi fare un paragone con Cinisello che ha scelto invece di azzerare l’aliquota. “A Cinisello Balsamo, comune a noi contiguo dove tra le altre cose c’è un Sindaco di sinistra, la Tasi non si paga per un semplice motivo: se il Governo centrale taglia, anche i comuni devono diminuire le proprie spese interne – affermano i pentastellati -. A Sesto San Giovanni succede l’opposto: visto che il Governo taglia, il comune continua imperterrito nelle sue opere aumentando le tasse ai cittadini e tagliando poco o nulla, tanto che sono state rimproverate nuovamente le spese extra che non servono e sono stati contestati i bonus che sono stati elargiti ai dirigenti comunali, persone che già prendono uno stipendio altissimo”.