[textmarker color=”E63631″]COLOGNO MONZESE[/textmarker] – Dopo Cantalupo, anche l’altro ex assessore finito al centro dell’inchiesta per corruzione Maurizio Diaco torna a casa. Il tribunale di Milano, cui è stata trasferita la competenza per la vicenda delle presunte mazzette sull’appalto rifiuti, gli ha accordato gli arresti domiciliari. L’ex amministratore della giunta Soldano potrà quindi lasciare il carcere e riabbracciare la famiglia.
Ad aprile la stessa sorte era toccata a Raffaele Cantalupo. Per lui il tibunale di competenza è rimasto quello di Monza e la data del processo è già stata fissata per l’8 luglio, con rito abbreviato. I due ex assessori, Diaco e Cantalupo, erano stati arrestati con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. Secondo gli inquirenti, avrebbero pattuito una tangente da 300 mila euro con la ditta Sangalli, per l’assegnazione della raccolta e smaltimento rifiuti in città. Di quei soldi, 50 mila euro sarebbero stati incassati. Su questa vicenda di sospetta corruzione, anche il Comune di Cologno ha aperto un’inchiesta. La commissione indagatrice si riunirà a breve.