Marco Cutrona, il ventenne travolto venerdì in Corso Sempione a Milano da un’auto guidata da un uomo risultato positivo all’alcotest, aveva frequentato il Centro italiano opere femminili salesiane di Cinisello Balsamo dove aveva appreso il mestiere di panettiere. E venerdì stava andando al lavoro in monopattino al forno di via Fiamma, in zona Risorgimento. L’appuntamento era alle 4, come ogni mattina.
Alle 4 sul posto di lavoro
Marco abitava a Milano, in zona Portello con la madre e il nonno di origini bulgare, mentre il papà abita a Cinisello. Purtroppo all’incrocio con via Canova è sbucata un’Audi TT guidata da un cinquantenne che è andata a urtare contro la tavola del ragazzo.
Secondo i primi accertamenti Marco è stato centrato in pieno dalla parte anteriore dell’auto e scaraventato a una ventina di metri di distanza sullo spartitraffico lato Melzi d’Eril. L’auto andava a forte velocità e il conducente è risultato positivo all’alcoltest con un valore di 1.28, ben più del limite di 0,8, oltre il quale la guida in stato di ebbrezza diventa un reato.
Marco Cutrona “era un ragazzo d’oro”
Marco era un ragazzo d’oro e volenteroso secondo la testimonianza del titolare dell’esercizio di via Fiamma. Aveva scelto di anticipare l’arrivo sul lavoro dalle 7 alle 4 per imparare di più il mestiere. A Cinisello Marco aveva sviluppato la sua passione per la panificazione seguendo il corso di operatore della trasformazione agro-alimentare.
Nella struttura di via Vicuña ha lasciato un ricordo nelle persone che lo hanno conosciuto. Secondo la testimonianza di alcune insegnanti aveva trascorso un periodo difficile, come accade a tanti adolescenti, ma lo aveva superato grazie al lavoro e ad alcune relazioni significative. Ora stava vivendo un periodo sereno e lunedì sarebbe dovuto partire con la madre per trascorrere un periodo di vacanze in Bulgaria. Un viaggio purtroppo interrotto da una fatalità.