Mar. 29 Apr. 2025
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Lunga vita al Ciliegio Monumentale di Besana Brianza

Firmato accordo con il Parco Regionale della Valle del Lambro per una tutela più efficace

Con i suoi 20 metri di altezza, un diametro del fusto di 176cm e un’ampia chioma, a buon diritto è annoverato tra gli alberi monumentali italiani di maggiore valore storico, botanico, culturale e paesaggistico. Stiamo parlando del Ciliegio Monumentale di Besana Brianza, collocato in uno degli angoli più suggestivi del territorio del Parco Regionale della Valle del Lambro. Ora, grazie ad una convenzione firmata ieri tra i rappresentanti di Parco Regionale della Valle del Lambro, Demetra società coop. sociale onlus, Frumens e Impala Spa, il Prunus Avium sarà tutelato e monitorato in modo ancora più efficace con l’obiettivo di preservarne il valore naturalistico e culturale per il territorio.

Non a caso il Ciliegio Monumentale, già inserito nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia (legge 10/2013), nel 2013 è stato scelto per rappresentare la Lombardia nel Giardino dei Patriarchi dell’Unità d’Italia a Roma. Una sua talea è stata piantata a Villa Quintili, nel Parco archeologico dell’Appia Antica, in un progetto che ha accolto talee ricavate dai 20 alberi monumentali più significativi d’Italia, uno per ogni regione.

Ciliegio Monumentale, attrazione del territorio

La sua fioritura attira ogni anno centinaia di persone che ne vogliono ammirare la bellezza anche se, purtroppo, non tutte hanno comportamenti rispettosi del Ciliegio Monumentale e del luogo. Negli anni il Ciliegio è stato meta di visite sempre più frequenti, affollate e incontrollate, che hanno provocato danni alla pianta monumentale e ai terreni agricoli circostanti e nonostante la presenza di volontari e forze dell’ordine per garantire la corretta fruizione dell’area, l’impatto dell’elevato numero di visitatori ora non è più sostenibile.

A settembre 2022 i tecnici di Demetra e Impala, interessati alla cura e alla protezione del Ciliegio Monumentale, hanno effettuato una serie di analisi volte alla valutazione delle condizioni generali della pianta, comprensive di valutazioni fitopatologiche e di stabilità. Sono emersi numerosi fattori di criticità, che hanno imposto la programmazione di una serie di interventi urgenti per tutelarne lo stato di salute e per cercare di delimitare l’accesso di visitatori nel periodo della fioritura.

La convenzione, che avrà durata di un anno e potrà essere rinnovata, prevede interventi di messa in sicurezza del Ciliegio, oltre alla posa, nel solo periodo di fioritura dell’albero, di una recinzione mobile a protezione allo scopo di salvaguardare un patrimonio naturalistico difficilmente sostituibile. Nel dettaglio, sono previsti interventi di pulizia da rovi e infestanti nell’area al di sotto della chioma; potatura di contenimento e alleggerimento; consolidamento dei fusti principali e delle branche più esposte; realizzazione di una staccionata attorno alla pianta per preservare la zona del colletto e di una seconda staccionata di 50 metri, in corda, attorno all’area del ciliegio.

Impala Spa, con l’autorizzazione della Frumens (società proprietaria del terreno sul quale sorge il Ciliegio, finanzierà gli interventi la cui esecuzione sarà effettuata dagli esperti di Demetra. Il Parco metterà a disposizione le proprie Guardie Ecologiche Volontarie nelle attività di sorveglianza nel periodo di maggior afflusso dei visitatori; proporrà inoltre con regolarità iniziative ed eventi per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di preservare il Ciliegio Monumentale e rispettare i terreni circostanti e promuoverà attività divulgative e di manutenzione, attraverso la collaborazione di volontari.

“Con questa convenzione andiamo a tutelare un bene secolare di valore unico – spiega Marco Ciceri, presidente del Parco Regionale della Valle del Lambro -. Nelle piante monumentali presenti in aree fortemente antropizzate, le criticità da affrontare sono molteplici. Abbiamo unito le diverse responsabilità e competenze, per poter definire strategie manutentive e protettive capaci di tutelare un patrimonio identitario di questo territorio. Di questo ringrazio tutti i soggetti per la sensibilità e la disponibilità dimostrata in questo percorso”.

 

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