Poteva avere conseguenze ben più gravi l’incredibile incidente accaduto ieri mattina a Rivamonte Agordino, nel Bellunese, durante l’edizione numero 29 della Sportful Dolomiti Race, una gara ciclistica con quasi 4 mila ciclisti al via, una delle gran fondo più dure d’Europa. Un’anziana signora residente nella zona, a bordo di un’utilitaria, una Peugeot, si è immessa nella direzione opposta a quella della corsa e in una semicurva ha investito tre corridori trasportati all’ospedale di Agordo nel Bellunese con fratture varie. La donna, secondo molte testimonianze avrebbe platealmente non rispettato i divieti e l’alt imposto dalla direzione di corsa. La motivazione dell’investitrice è stata la seguente: “Dovevo andare a messa ed ero in ritardo”, avrebbe detto la donna alle forze dell’ordine sopraggiunte dopo l’incidente. Il risultato? Tre atleti, di 46, 36 e 49 anni mandati in ospedale con ferite serie, ma non in pericolo di vita.
Purtroppo la convivenza fra ciclisti e automobilisti è sempre più difficile, ma nel caso della signora si è raggiunto un caso limite. L’attenuante? Forse solo l’età. Ci soccorre la memoria di Gino Bartali. Che cosa avrebbe in un caso come questo, l’intramontabile, grande campione e uomo di fede? “Tutto sbagliato, tutto da rifare!”. E come non dare torto a Ginettaccio?