Mer. 09 Ott. 2024
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Sesto San Giovanni, Allianz Geas Basket: è davvero addio a Sesto?

In una nota la società spiega le ragioni del trasferimento che per il momento parrebbe temporaneo. Ma sulla costruzione del nuovo palazzetto il club conferma che sono in corso valutazioni di "alcune opportunità"

Dopo una giornata in cui la notizia dell’addio a Sesto San Giovanni da parte dell’Allianz Geas Basket ha fatto il giro del web, lanciata dal Corriere della Sera per poi rimbalzare attraverso i canali social dando vita ad animate discussioni sul tema, in serata è arrivata la precisazione della società sportiva che a Sesto fonda le sue radici nel lontano 1955.

La storica squadra di basket femminile, fiore all’occhiello dello sport sestese con un palmarès invidiabile – nella stagione ‘77/78 una Coppa Italia e 8 scudetti, di cui 5 consecutivi nei gloriosi anni ’70, e una Coppa Campioni – precisa che si tratta sostanzialmente di una scelta obbligata, dovuta al rigoroso rispetto delle normative che regolamentano l’iscrizione al campionato della massima serie: “Le norme che determinano l’iscrizione al prossimo campionato di Serie A1 Femminile prevedono un impianto con capienza minima di 800 spettatori – si legge nella nota -. Il PalaCarzaniga, attuale campo di gioco, non risponde purtroppo a questi requisiti”.

Mabel Bocchi, bandiera storica del Geas. È stata una delle migliori giocatrici europee per diverse stagioni. Negli anni 80 ha partecipato a diverse edizioni de La Domenica Sportiva.

La buona notizia è che sembrerebbe trattarsi di una sistemazione transitoria in attesa di una soluzione definitiva adeguata alle esigenze della società: “La prima squadra del Geas dovrà di conseguenza temporaneamente trovare una nuova sistemazione, idonea per le partite casalinghe nella prossima stagione”, prosegue la nota, specificando che le norme non impatteranno sulla struttura societaria e nemmeno sulle attività del settore giovanile che rimarranno a Sesto.

Ma del nuovo palazzetto che, secondo le indiscrezioni riportate dal Corriere godrebbe di un budget ingente a disposizione – 12mln di euro – e potrebbe trasmigrare in territorio limitrofo (le ipotesi: Bresso, Cinisello Balsamo e Cologno Monzese) facendo così perdere lustro alla Città Europea dello Sport che si priverebbe di una delle sue glorie, nulla si sa di certo. Almeno per il momento.

Rimane la necessità di un nuovo impianto per rispondere non solo alle esigenze della prima squadra ma soprattutto per poter far fronte all’aumento delle iscrizioni ed ampliare la rete sul territorio: “La costruzione di un nuovo impianto sportivo è nei programmi di Geas Basket – conferma la società -. In questo momento il club sta valutando alcune opportunità, che spera al più presto consentano di avviare concretamente questo progetto, di assoluta importanza per il suo futuro e il territorio, inteso nel più ampio senso del termine”.

Chiosa che lascerebbe intendere l’apertura ad altre soluzioni al di fuori dei confini sestesi qualora sfumassero le intese con il Comune che, stando alle dichiarazioni dell’assessore Lamiranda in risposta ad alcuni commenti via social sulla vicenda, avrebbe già individuato due aree da destinare al nuovo impianto: “Sono in attesa di conoscere le ragioni di questo improvviso cambio di passo di Geas rispetto agli accordi che aveva raggiunto con l’amministrazione per realizzare il nuovo palazzetto – ha scritto -. Per parte mia continuerò a pianificare l’inserimento della struttura del nuovo palazzetto dello sport nel PII Marelli in luogo della struttura pubblica inizialmente prevista dalla giunta Oldrini”. Insomma, la partita rimane ancora tutta da giocare.

Micol Mulé 

 

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