Cultura e grandi eventi a Cinisello Balsamo? C’è chi è dell’avviso che la città meriterebbe di più. Con l’avvicinare delle prossime elezioni comunale si inizia a discutere anche di questi argomenti, oltre alle tematiche più contingenti che interessano le persone nel quotidiano.
Fin dagli anni ’60 – in effetti – Cinisello è stata al centro della cultura pop nazionale e già durante gli anni ’70 furono molti gli artisti (tra cui Dalla, De Gregori e i Pooh) che passarono per la città esibendosi al Palazzetto dello Sport.
Poi, con l’evoluzione della musica dal vivo, i grandi concerti diminuirono, ma rimasero sempre l’appuntamento estivo con la Festa dell’Unità dove, oltre ai grandi del liscio, si sono esibite band che poi avrebbero calcato anche i grandi palchi nazionali.
“Credo che la Cinisello possa sicuramente aspirare a molto di più – dichiara Gaetano Petronio, candidato al Consiglio Comunale per Alleanza Verdi Sinistra a Cinisello Balsamo – e che non abbia niente da invidiare alle esperienze percorse da altre città delle vicinanze come Monza, Sesto e soprattutto Desio dove la comunale Villa Tittoni è diventata il centro di un festival conosciuto sia in Brianza che a Milano”.
Un festival multiculturale. Perché no?
“Per la mia città a Villa Ghirlanda – prosegue Petronio – immagino un grande festival multiculturale che diviene punto di riferimento dell’entertainment culturale e sociale per l’intera Lombardia, oltre che per i comuni limitrofi. Villa Ghirlanda non ha nulla da invidiare a Villa Tittoni e Cinisello Balsamo sicuramente potrà diventare meta dei pellegrinaggi culturali di brianzoli e milanesi e, non ultimo, incentivare e animare l’economia della cittadina.

“Riqualificare è la chiave per lo sviluppo delle periferie, prosegue Gaetano Petronio, ed è uno dei miei principali obiettivi politici per trasformare Cinisello in una nuova “centralità” per renderla all’avanguardia e di alta qualità nello stile di vita e nelle relazioni, sotto il profilo sociale, culturale e ambientale.
Solo così Cinisello potrà rivivere una rinascita complessiva, risvegliandosi dal torpore della città dormitorio attraverso la promozione e produzione della cultura, per lo sviluppo economico e della vita sociale, coerente con lo sviluppo sostenibile al quale tutto il nostro Paese, naturalmente e per vocazione, dovrebbe ambire”.